Rassegna Stampa

Il Sardegna

Massimo calzi la scarpa sua

Fonte: Il Sardegna
27 gennaio 2009

Sorprende sentire queste nuove dichiarazioni di Massimo Cellino: aveva detto ampiamente di aver trovato sistemazione a Quartu per il nuovo stadio, e adesso ritorna ancora a parlare del Sant'Elia. Ma quante volte cambia opinione? Cellino sa che lo vedo volentieri, ma sa anche che sullo stadio non sono d'accordo. Io capisco l'euforia per il buon momento del Cagliari, ne siamo tutti felici: ma il Sant'Elia non appartiene né al sindaco, né al Comune. Il Sant'Elia si chiama “Stadio olimpico della Sardegna” e appartiene a tutti i sardi, perché è l'unico da 50 mila posti, in grado di ospitare grandi manifestazioni, non solo il calcio. E non dimentichiamo che Cellino offre uno spettacolo a pagamento, incassa da biglietti, abbonamenti e circa tredici milioni di diritti televisivi. Insomma, non è un missionario che si vede negare un ospedale e dice “questi non hanno capito”. Il Sant'Elia, tra l'altro, nel 1990 venne ristrutturato con 24 miliardi di lire e oggi è in condizioni pietose: di chi è la colpa? Cellino è il presidente del Cagliari e nelle scarpe del presidente del Cagliari deve restare. Può trattare con le istituzioni, ma il buon momento della squadra non gli permette di scavalcare o insultare il sindaco: mi sembra che non sia una cosa bella per la stessa immagine di Cellino.