Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

svolta tecnologica Nuove applicazioni e pagine sui social network

Fonte: L'Unione Sarda
15 settembre 2014

CTM. Il biglietto si paga con il telefonino, si fa amicizia su Facebook Bus,

 


Hanno iniziato con il sistema satellitare Gps, in modo che la sala controllo del Ctm sapesse istante per istante dove si trovava ciascun autobus e potesse intervenire “in diretta” per ottimizzare il servizio. Poi sono arrivate le telecamere a bordo che registrano a ciclo continuo e conservano le immagini per 72 ore (la 73ª cancella la prima, e così via): ci sono in quasi tutti i mezzi del Consorzio, nei pochi in cui mancano stanno per arrivare e hanno assai ridotto il numero di episodi spiacevoli a bordo dei bus. Visto che c'erano, al Ctm si sono dotati anche di un sistema di trasmissioni radio all'avanguardia: si chiama Tetra, lo stesso di polizia e carabinieri. Quando saranno superati alcuni ostacoli burocratici, i sistemi saranno interconnessi.
DUE FASI Era la prima fase della svolta tecnologica: quella interna, che portava miglioramenti al servizio senza che l'utenza se ne accorgesse. Ora il Consorzio trasporti e mobilità (interamente di proprietà pubblica: Comune di Cagliari con il 67,5 per cento, Provincia con il 25 per cento e Comune di Quartu con il 7,5) attua la fase due: quella della tecnologia che interagisce con gli utenti, giunta dopo che in diverse fermate sono stati installati i pannelli luminosi che informano sui tempi d'attesa del mezzo in arrivo. I passeggeri cominciano a prendere confidenza con le due applicazioni per smartphone (una fornisce informazioni, l'altra consente di acquistare il biglietto) e seguono le novità sui social network: sì, perché il Ctm ha un profilo Facebook (oltre che il sito Internet) ed è presente anche su Twitter.
LE APPLICAZIONI Si chiamano “Busfinder” (cioè, il “trovabus”) e Up Mobile: la prima è del Ctm, la seconda è una piattaforma di pagamento di Banca Sella alla quale il Consorzio ha aderito. Entrambe sono disponibili per Iphone e Android. A “Busfinder”, gli utenti chiedono come raggiungere un certo punto del territorio coperto dai mezzi pubblici del Ctm a partire dal punto in cui si trovano. L'applicazione risponde fornendo il piano migliore in termini di tempo: in pratica, manda alla fermata più vicina, indica quanto tempo manca all'arrivo del mezzo, a quale fermata scendere per un eventuale cambio di linea o perché si è arrivati a destinazione. La seconda, “Up Mobile”, vende invece i biglietti: è un circuito al quale aderiscono migliaia di società, tra cui il Ctm. Sempre più passeggeri aprono l'applicazione, acquistano il biglietto più adatto (90 minuti, 120 minuti, giornaliero o settimanale), che sarà valido dopo cinque minuti, e contestualmente lo paga attraverso la carta di credito. «Per ora è così», anticipa Ezio Castagna, direttore generale del Ctm, «in un futuro non lontano sarà possibile pagare anche con il credito telefonico e saranno in vendita gli abbonamenti mensili, che ora non sono disponibili». Se sul bus sale il controllore, gli si mostra il telefonino: «Ecco il biglietto». Molto presto, lo stesso controllore avrà un computer palmare per le verifiche immediate. “Busfinder” è già stata scaricata da quarantamila utenti del Ctm.
I SOCIAL NETWORK Poche aziende di trasporto pubblico italiane sono su Facebook. Il Ctm, assieme all'azienda di Torino, ha il primato di “seguaci”: sono oltre 22mila, che si tengono aggiornati su tutte le novità e possono postare commenti, ai quali ricevono risposta, e inserire i “Mipiace”. Il Ctm è anche su Twitter, piattaforma assai meno diffusa di Fb: non a caso i “seguaci” sono di meno, cioè 1.750, ma il capolinea tecnologico non è nemmeno previsto.
Luigi Almiento