Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pensionati sempre più poveri

Fonte: L'Unione Sarda
12 settembre 2014


Cresce il numero di anziani che si rivolge a Caritas e Servizi sociali per cibo o cure

 

I vedovi sono “condannati” a star sotto la soglia di povertà


Molti non riescono neanche a curarsi. I pensionati sono sempre più poveri. Spesso non riescono a badare a sé stessi e sono l'unico mezzo di sostentamento per figli e nipoti. Per chi poi ha perso il marito o la moglie è davvero un dramma: la reversibilità spesso non consente di superare la soglia di povertà. Così, non rimane che rivolgersi - tra mille vergogne - alla Caritas o ai Servizi sociali. I dati forniti dall'Inps sono impietosi e inquietanti. I pensionati cagliaritani vivono a un passo dalla soglia di povertà relativa fissata dall'Istat in 583,51 euro.
PROSPETTIVE NERE «Sempre meno pensionati e più poveri». Paolo Matta è il direttore dell'Inca, il patronato della Cgil. Nella guerra di sopravvivenza, i cagliaritani stanno leggermente meglio rispetto alle altre città della Sardegna. Ma è una magra consolazione. «La riforma Fornero ha distrutto il sistema-pensioni. Purtroppo, tra crisi generale e mancanza di lavoro, gli anziani sono diventati l'unica fonte di sostentamento di figli e nipoti». E il futuro, se possibile, sarà ancora peggiore. «Lo stato sociale si sta impoverendo, il numero dei pensionati di vecchiaia e il relativo vitalizio sono destinati a ridursi. In aumento ci saranno solo gli assegni sociali». Sinché sarà possibile. «Le prospettive sono nere. Avremo una popolazione di pensionati». A breve termine non si intravede niente di buono. «È un disastro, le pensioni vengono pagate da chi ha una busta paga».
L'INGIUSTIZIA Per Franco Benucci, responsabile del Sindacato pensionati italiani, il problema maggiore si presenta quando uno dei due coniugi muore. «Le spese per chi è solo non diminuiscono: affitto e bollette non diminuiscono. Una coppia di anziani con due pensioni che raggiungono mille euro può sopravvivere. Discorso ben diverso nel caso di chi con la reversibilità del coniuge non riesce a raggiungere neanche 600 euro. È un'ingiustizia». E c'è chi sta peggio dei cagliaritani. «Nel capoluogo vivono molti pensionati di enti pubblici, con vitalizi più alti e proprietari dell'abitazione in cui vivono».
LE DIFFICOLTÀ Franco Benucci vuole chiarire un aspetto legato ai pensionati. «Non è vero che invecchiando diminuiscono i bisogni. È vero esattamente il contrario». L'età e la salute aumentano le difficoltà. Superarle con scarse disponibilità economiche è difficile. «Vengono anziani che non si possono neanche curare perché non hanno i soldi del ticket. Per non parlare dell'assalto quotidiano alla mensa della Caritas».
Andrea Artizzu


I numeri

A Oristano
i vitalizi
più bassi

Un cagliaritano su dieci è in pensione. Le cose stanno peggio se l'orizzonte si allarga a tutta l'Isola: uno su tre riceve il sostegno dallo Stato. I numeri forniti dall'Inps sono impietosi e offrono uno spaccato deprimente. L'Istituto nazionale della previdenza sociale versa in Sardegna 470.765 vitalizi di vecchiaia, per un importo medio mensile di 700,32. La provincia che sta peggio è Oristano con una media di 613 euro (su 57.054 pensioni). Seguono a ruota Nuoro con una media mensile di 622 euro (su 53.074), Ogliastra 625 euro (19.475), Medio Campidano 642 euro (33.349), Olbia Tempio 693,13 euro (37.358), Sassari 703,06 euro (98.749), Cagliari 758,51 euro, (133.706). In testa alla graduatoria dell'Inps c'è Carbonia Iglesias con un importo medio mensile di 758,51 euro (su 133.706 pensioni).