Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Bilancio, allarme per i contenziosi

Fonte: La Nuova Sardegna
27 gennaio 2009

MARTEDÌ, 27 GENNAIO 2009

Pagina 1 - Cagliari

L’amministrazione comunale rischia di pagare oltre cinquantatre milioni in vertenze perse: sedici e mezzo di pregresso, più trentasette per l’IsGas


ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. È di sedici milioni e mezzo la somma che il Comune rischia di pagare per i vari contenziosi maturati negli anni. Questa la cifra riferita ieri mattina dagli uffici durante una riunione della commissione consiliare alle Finanze. A questa situazione va poi aggiunta quella dell’IsGas coi suoi trentasette milioni (firmati dal Comune a seguito di una transazione), anche se il Municipio ha poi fatto un contro ricorso. «Ma noi chiediamo da mesi - sottolinea Ninni Depau, capo gruppo del Pd, che venga fatto un monitoraggio di tutti i contenziosi: per avere il quadro completo di queste vertenze. Ma questo, misteriosamente, non esiste».
Ventuno anni fa l’allora amministrazione municipale aveva occupato un terreno senza precisare che lo faceva per «pubblica utilità». I proprietari hanno fatto causa. E il Comune dovrà pagare 260mila euro di danni. Si trattava di un’area di 580 metri quadri che l’amministrazione aveva requisito per un utilizzo collettivo. Ma nel provvedimento dimenticò di scrivere «per pubblica utilità». Ed ancora: un terreno a suo tempo espropriato dall’amministrazione, ma in modo irregolare, costerà oltre novecentomila euro. Questi solo alcuni dei tanti casi di contenzioso perso. «Indubbiamente, in questi casi, si è trattato di errori - commenta Depau - ma il problema è che era chiaro che il Comune avrebbe perso. Allora perchè non cercare un accordo e trascinare, invece, il tutto col continuo aumento delle spese?». Ma il problema è che ogni anno il palazzo di via Roma che gestisce la città paga diversi milioni di euro per contenziosi persi. Nel 2006, ad esempio, i debiti fuori bilancio sono stati di due milioni e seicentomila (come sottolineato negativamente dalla Corte dei Conti), e di questi due milioni e 169mila sono stati per contenziosi persi. E nel 2007 l’esborso comunale è stato di oltre due milioni.
Ma il quadro diventa ancora più critico se si esamina il lungo periodo: sino ai primi del 2007, in cinque anni, l’amministrazione ha pagato diciassette milioni di euro per cause perse, quasi tre milioni all’anno. Ora potrebbe pagarne altri sedici e mezzo. E i contenziosi ancora aperti sono centinaia. Più quelli che si aggiungono ogni mese. Spesso si tratta di vertenze per strade sconnesse che hanno causato incidenti, altre volte di cause per espropri irregolari. A riguardo quello (storicamente) maggiore risale a dei terreni dell’area di via Castelli, a suo tempo portati via dal Comune ai proprietari, ma l’operazione venne fatta frettolosamente e con una serie di errori. E così alla fine degli anni Novanta del secolo scorso l’amministrazione comunale fu condannata a pagare qualcosa come ottanta miliardi di vecchie lire. Nel frattempo quella vertenza era stata acquisita dalla Coimpresa che la fece pesare (in cambio della riduzione della cifra) nella stipula dell’accordo di programma per la lottizzazione integrata su Tuvixeddu e Tuvumannu, firmato nel 2000.
In tempi più recenti, nel 2006, il governo della città ha dovuto pagare un milione e 354mila euro per le ferite riportate dal guidatore di un motorino durante un brutto incidente causato da una strada sconnessa. In quel periodo ci si trovava nell’interregno tra l’ultima consiliatura guidata da Mariano Delogu e la prima di Emilio Floris, e il Municipio si era dimenticato di rinnovare l’assicurazione per questo tipo di eventi. Quindi il pagamento. Sempre in tempi relativamente vicini il record di penale da pagare è stato stabilito da una sentenza del 2002, per alcuni terreni su cui il Comune aveva costruito, pur non essendo suoi (“accessione invertita”): 6 milioni e 130mila euro di esborso. Nessuno se n’era accorto e il Municipio ha poi dovuto pagare il doppio del valore, più i danni. In quell’anno, inoltre, vi furono altre sentenze perse (una anche per un esproprio a Mulinu Becciu) che portarono il totale a 7 milioni e 701mila. Nel 2004, invece, un milione e 191mila vennero sborsati per un’occupazione illegittima di terreno per la realizzazione di una strada. E ora c’è il caso dell’IsGas, coi 37 milioni che il Comune rischia di pagare.