Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stadio, Cellino a gamba tesa su Floris

Fonte: L'Unione Sarda
27 gennaio 2009

In onda su Radiouno l'ennesimo attacco del numero uno rossoblù sul nuovo Sant'Elia
Il presidente: «Spero vada via». Il sindaco: «Nessuna regalia»

I tifosi sognano la Uefa ma il Cagliari probabilmente non potrebbe giocarla al sant'Elia.
«Vedere il Cagliari giocare in uno stadio del genere mi fa male. Io un impianto l'ho progettato ed è pronto. Purtroppo abbiamo un sindaco che non è molto tifoso del Cagliari, speriamo che vada via al più presto». L'intervento a gamba tesa di Massimo Cellino su Emilio Floris - ennesimo scambio di cortesie nella lunghissima storia dei rapporti tra presidente del Cagliari e primo cittadino - arriva dai microfoni di Radio anch'io sport, in onda ieri mattina su Radiouno.
LA SQUADRA DA UEFA Cellino parla del momento d'oro della sua squadra, di arbitri e della coppa Uefa che conquistò grazie al sesto posto nel '92-'93, appena acquistata la società. E che oggi forse non potrebbe giocare in questo impianto. Erano i tempi di Mazzone, poi di Giorgi, della squadra che nella stagione successiva si arrese in semifinale all'Inter dopo aver liquidato, Dinamo Bucarest, Trabzonspor, Malines e Juventus. «Sì, questa squadra assomiglia molto a quelle», dice il presidente rossoblù. «Ma allora avevamo uno stadio in buone condizioni e un altro sindaco. Spero che cambi la storia politica, che arrivi qualcuno che sia più vicino al Cagliari».
L'ATTACCO AL SINDACO Dopo una richiesta di ulteriori chiarimenti sullo stadio, definito «disagevole» dall'ascoltatore-tifoso, Cellino aggiunge: «Io lo stadio l'avevo progettato, è pronto. Purtroppo abbiamo un sindaco che non è molto tifoso del Cagliari, speriamo che vada via al più presto». Riccardo Cucchi, uno dei conduttori di Radio anch'io sport, lo ammonisce: «Un giudizio duro, bisognerà sentire la replica del sindaco». Ma il numero uno del Cagliari insiste. «È la verità. A me fa male vedere il Cagliari giocare in uno stadio del genere». Poi tocca il problema dei finanziamenti: «C'è una legge in itinere, che speriamo venga fuori», riferendosi a una norma annunciata dal ministro Giovanna Melandri ai tempi del Governo Prodi che prevedeva, tra l'altro, finanziamenti a tasso agevolato per le società calcistiche che decidessero di costruire nuovi impianti.
LA REPLICA «La manifestazione del Comune è chiara ed è stata formalizzata con una delibera del Consiglio comunale che dice sì al nuovo stadio a carico del privato ma prende atto della necessità di svolgere alcuni approfondimenti giuridico-urbanistici», replica Floris. «Ho letto sui giornali che il presidente Cellino ha preso contatti col Comune di Quartu per costruire lì lo stadio, significa che non gli interessa più farlo a Cagliari, ne prendo atto. Non posso inseguirlo».
I RITARDI DEL COMUNE Vero è che la delibera del Consiglio a cui fa riferimento Floris conteneva una scadenza, imposta da Udc e An, che chiedevano una conclusione rapida della partita-stadio: il 30 settembre. Entro quella data il sindaco avrebbe dovuto ottenere il parere di tre tecnici comunali e due consulenti e dare il via libera al Cagliari. Non è stato fatto nulla. La scadenza non è stata rispettata ed è stato allora che Cellino ha bussato alla porta di Gigi Ruggeri.
NESSUNA REGALIA Floris si giustifica: «Sono procedimenti complessi e io ho il dovere di garantire trasparenza e rispetto delle norme. Cellino è sempre stato un interlocutore privilegiato, ma questo non significa che gli si debbano fare regalie. Il Cagliari sa bene che sono sorti problemi sulla collocazione dell'impianto: si ipotizzava di costruirlo in una parte dell'area dell'attuale Sant'Elia e sembrava fosse attuabile , ma poi l'ipotesi si è rivelata impossibile. Abbiamo proposto al Cagliari se fosse possibile ricostruirlo sulle ceneri del Sant'Elia ma non ci hanno risposto, anzi leggo che sono andati a Quartu. Quanto al fatto che non sono un tifoso», conclude il sindaco, «ho sempre detto che per il Comune avere una squadra in serie A è un vantaggio per l'immagine della città, dunque ho a cuore i destini del Cagliari».
FABIO MANCA

27/01/2009