Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Giorgino in festa per la sagra del pesce Migliaia di cagliaritani in fila per ore

Fonte: L'Unione Sarda
8 settembre 2014


Distribuiti dagli organizzatori 6 mila porzioni e 26 quintali di muggini, triglie, razze e sardine

 


«Guardate i muggini di quest'anno, sono di una taglia perfetta: né troppo piccoli, né troppo grandi. Meravigliosi, ma tutto il pescato è bellissimo». Giuseppe Floris stava ancora mostrando con orgoglio i bracieri colmi di pesce, quando con un cenno della mano, il fratello Carlo, settantenne, storico presidente della sagra, ha deciso che bisognava dare inizio alle danze. D'altro canto, sabato sera, la fila di oltre mille persone aveva pazientato ormai per quasi due ore, accalcandosi davanti ai fuochi e arrivando ben oltre l'ingresso del villaggio pescatori di Giorgino. Ieri il bis, per una festa che ha raggiunto numeri da record: tra una cosa e l'altra oltre 6000 porzioni distribuite.
UN RECORD Sta tutto nei numeri il successo della XIX sagra del pesce, l'appuntamento diventato ormai tradizionale che mobilita per due giorni, dal 1985, il piccolo quartiere oltre il ponte della Scafa. «Tra una cosa e l'altra abbiamo preso oltre 26 quintali di pesce» sorride il presidente, «dalle triglie fritte alla razza, ma anche muggini, sardine e polpo. Praticamente molto del meglio che offre il nostro golfo».
I VOLONTARI Per rendere possibile la manifestazione, da tempo una delle più attese e riuscite dell'estate cagliaritana, avevano lavorato per mesi una trentina di volontari: i veterani sono rigorosamente di Giorgino, ma non manca una nutrita delegazione di amici e parenti acquisiti. Agli uomini, neanche a dirlo, spettava il compito di alimentare i bracieri e preparare le grigliate fumanti, mentre le donne hanno fritto e cucinato per ore il resto del pescato. «Ormai sono alla ventesima sagra», sorride Rosalba Pisano, timidissima, volontaria incaricata di servire il primo piatto, «È sempre una grande emozione vedere tutta questa gente».
IL VILLAGGIO Al centro della piazzetta c'erano i bracieri incandescenti, attorno i tavoli allineati attorno ai quali, in ordine, si sono mosse le due lunghissime file che uscivano dal villaggio per allinearsi in via Pula. È così, con indosso il vestito della festa, che Giorgino ha accolto in due giorni oltre cinquemila persone.
LE PROVVISTE Il pesce, circa 26 quintali, era pensato per 2500 porzioni a sera, ma a fine sono arrivati altri rifornimenti e l'aspettativa è stata superata con quasi 6000 piatti distribuiti. «Per noi è una grande festa», sorride Ignazio Abis, volontario. «La fortuna si ha assistiti perché siamo riusciti ad avere del pesce ottimo, tutto nostrano». Un gioco di squadra che ha impegnato pescatori d'esperienza come Pasquale Cozzolino: col suo peschereccio ha sondato le secche del Golfo degli Angeli per recuperare triglie, razze e quanto poi è finito nell'impanatura della frittura mista.
IL SINDACO Tra gli arrostitori, sabato sera, ha fatto capolino anche il sindaco Massimo Zedda che ha voluto complimentarsi con gli organizzatori. Il Comune è il principale sponsor istituzionale della manifestazione, resa possibile - visti i costi - solo grazie all'impegno dei volontari e all'apporto di privati. Alla fine il costo complessivo della due giorni ha superato i 26.500 euro.
I VOLTI DELLA SAGRA Ma l'edizione che si è appena conclusa della sagra del pesce aveva soprattutto i volti prima tesi, poi sorridenti dei volontari. Da Sergio Farci e Gianni Montaldo, passando per Graziella Aramu e Imma Curcio, solo per citarne alcuni senza fare sgarbo agli altri. Decorato con bandierine e festoni, invece, il Villaggio Pescatori ieri ha bissato il successo di sabato, distribuendo piatti sino a tarda sera.
IL PROGRAMMA Il calendario della manifestazione si era aperto sabato mattina con una gara di pesca, seguita da un torneo di canoa. Poi la messa al pomeriggio, nella parrocchia della Madonna di Fatima (protettrice del villaggio), seguita dalla degustazione, ripetuta anche ieri.
LA FOLLA Oltre ai volontari, gli altri protagonisti sono stati i cagliaritani che, in migliaia, si sono riversati a Giorgino: tra la folla anche qualche turista straniero. Oltre duemila visitatori sabato, lo stesso numero - se non di più - ieri. «Veniamo ogni anno», svela Maria Meloni, insegnante cagliaritana che sabato sera, col marito, attendeva pazientemente di poter mangiare. «Siamo venuti con amici perché ci piace il clima di ospitalità che si respira. Ci siamo da due ore ma ne vale la pena: è come tornare indietro nel tempo». Poco lontano Stefano Farris, militare di Quartu. «Potevamo scegliere tra varie sagre», commenta, «ma questa non potevamo perderla». In coda anche dei turisti francesi: dopo aver conquistato qualche pezzetto di polpo e trigliette fritte, hanno fatto nuovamente il giro per complimentarsi. I loro volti sorridenti erano la più bella cartolina-ricordo della città.
Francesco Pinna