Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il cibo secondo i “caddozzoni”

Fonte: L'Unione Sarda
29 agosto 2014


Tra i clienti calciatori del Cagliari, professionisti, prostitute, studenti, ubriachi e tossici

 

Nei chioschi trionfa il panino imbottito con fettina di cavallo


 
 

Se li chiami caddozzoni  non si offendono. Ci ridono sopra ma rifiutano in modo fermo ogni accostamento a sporcizia e sciatteria. Difendono il loro lavoro e la dignità di chi ogni giorno si fa in quattro per campare vendendo panini e bibite nei tanti chioschi ormai dislocati in tutta Cagliari.
PANINI AL POETTO I clienti sono tutti uguali davanti al bancone colorato del caddozzone . «Il panino piace ai ricchi e ai poveri», taglia corto Davide Tesio, titolare de “Lo Sfizio” al Cavalluccio Marino, dove ci sono otto chioschi. E alcuni da almeno quarant'anni, vere e proprie istituzioni cittadine della ristorazione da strada. Marinella Fadda, 60 anni, gestisce con i familiari il mitico “Baffo”. «Si chiama così perché mio marito Raimondo Pani aveva i baffi». Con il piglio di un direttore d'orchestra scandisce i ritmi del lavoro, controlla che tutte le pietanze vengano servite rapidamente e come tutti i suoi colleghi racconta di un'estate da dimenticare. «Luglio disastroso - dice - molto meglio agosto. E poi con il Poetto ridotto in queste condizioni lavorare diventa sempre più difficile». Nei chioschi del Cavalluccio si mangia in piedi. Di solito i clienti acquistano il cibo e vanno via.
NIENTE TAVOLINI «Essendo i chioschi mobili e non avendo un'autorizzazione edilizia - dice Davide Tesio - non possiamo fare il servizio a tavolino. Ma basterebbe sistemare qualche panca, giusto per consentire ai clienti di stare seduti dopo aver ritirato il cibo al bancone». Tutte le richieste al Comune sono cadute nel vuoto.
CAVALLO E VERDURE Negli ultimi dieci anni sono cambiate le abitudini alimentari. «Adesso - spiega un dipendente di “Serious and fast”, il chiosco aperto quarant'anni fa da Ferdinando Pusceddu - i clienti chiedono con insistenza il panino con la fettina di cavallo. Un tempo si vendevano solo focacce con salsicce, wurstel e cipolla. Le patatine fritte non conoscono crisi. Quelle piacciono sempre, soprattutto ai bambini». I prezzi sono a portata di tutti. Spendendo dai quattro ai sette euro si acquista un panino superfarcito e la bibita. Nel regno dei grassi, dei condimenti esplosivi e delle calorie c'è anche chi chiede cibi più leggeri: «Molti clienti sono vegetariani e al posto del panino con la carne preferiscono un piatto combinato con verdure. Chiedono melanzane, zucchine e peperoni. Questa abitudine è abbastanza recente».
LE SICUREZZA La maggior parte dei chioschi apre di pomeriggio. Qualcuno tiene aperto anche a pranzo. Tutti lavorano prevalentemente di notte. «Noi chiudiamo alle 5 del mattino», dice Susy Dessì, titolare di “Non solo hamburger”, conosciuto come il chiosco dell'Ossigeno. «Apriamo anche di mattina - aggiunge - e visti i tempi di crisi stiamo pensando di iniziare anche la consegna del cibo a domicilio». Il caddozzone di via del Cimitero è uno dei più frequentati della città. Tra i clienti ci sono molti giocatori del Cagliari. «Diego Lopez veniva sempre con i figli - dice Susy Dessì - poi hanno mangiato i nostri panini anche Victor Ibarbo e Andrea Cossu. Abbiamo servito una focaccia con würstel e cipolle anche a Francesco Renga». Ma non tutti sono vip.
LAVORARE DI NOTTE «In genere abbiamo una clientela molto tranquilla - dice Oscar Cordeddu - capita di avere a che fare con ubriachi, tossici, prostitute ma c'è anche molta gente perbene, soprattutto persone che lavorano di notte. La zona è sempre controllata dalle forze dell'ordine». Anche Mauro Sergi, titolare del chiosco davanti alla rotonda tra viale Monastir e il cimitero di San Michele, dice che la notte cagliaritana è abbastanza tranquilla. «Mai avuto problemi». «Le risse di un tempo non ci sono più», dice Marinella Fadda. «Da quando hanno chiuso la discoteca qui al Poetto è tornata la pace. Adesso speriamo che tornino i clienti»
Francesco Pintore