Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un ecocentro in via San Paolo

Fonte: L'Unione Sarda
20 agosto 2014

COMUNE. Finanziati anche il parcheggio di scambio e l'area attrezzata per i camperisti

Vicino allo stagno Santa Gilla, a ridosso di una zona abitata

In origine a ridosso dello stagno di Santa Gilla doveva essere costruito un nuovo palazzetto dello sport, ma i sei milioni di euro previsti sono stati ritenuti insufficienti dall'amministrazione comunale che dunque ha deciso di destinare quei fondi alla ristrutturazione di altri impianti. Allora parte dei 25 ettari che insistono tra via San Paolo, gli svincoli che immettono sulla statale 195 e la città mercato Auchan, cioè l'ingresso al capoluogo per chi arriva dalla costa sud ovest e dall'aeroporto, saranno trasformati in qualcosa di diverso: un parcheggio di scambio con trecento posti auto, un'area attrezzata per i camper e (soprattutto) un ecocentro di svariate migliaia di metri quadrati tra campi di calcio, linea ferroviaria, strada a quattro corsie e prime abitazioni.
L'impianto raccoglierà ciò che non è possibile gettare nei normali contenitori, troppi piccoli: rifiuti ingombranti, differenziati (organico, carta e cartone, plastica, vetro e lattine), sfalci, accumulatori per auto, vernici, solventi, detersivi, neon, pile, farmaci scaduti, olii minerali e vegetali esausti e tanto altro ancora. Se ne parla da anni, da prima del 2012, ma adesso pare si intraveda il traguardo. Lo scorso maggio è stato approvato il progetto preliminare, perché la realizzazione dell'area è legata al servizio porta a porta che dovrebbe essere avviato nel 2015. Il costo: 720 mila euro. Altri ecocentri sono previsti a Sant'Elia e San Lorenzo.
«I progetti sono due», ha confermato l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau: «Uno riguarda la parte più vicina agli svincoli, dove sono previste e già finanziate l'area di sosta per i camper e quella del parcheggio di scambio con trecento posti auto. I lavori cominceranno presto. Il secondo prevede la realizzazione dell'ecocentro». Ma se le prime opere erano attese e potrebbero contribuire, almeno in parte, a risolvere i problemi di abbandono di un'area tanto vasta (l'illuminazione notturna non funziona, i marciapiedi sono sconnessi e negli ultimi tempi sono scoppiati diversi incendi difficili da domare), l'ultima potrebbe suscitare le reazioni di chi frequenta la zona e già suscita perplessità in Consiglio comunale. «Un ecocentro? Non è la posizione adatta, è l'ingresso di Cagliari», ha ribadito Paolo Casu, consigliere del Gruppo misto, «non si presta a quella finalità, ce ne sono altre. Lì davanti transitano migliaia di auto ogni giorno e in estate si passa per andare verso la costa di Pula. Le cose devono essere fatte meglio, spero che la Giunta ci ripensi».
Senza considerare la presenza degli impianti sportivi con annessi quattro campi di calcio. «Sono piccole realtà che hanno un'importante funzione sociale», ha aggiunto Casu. Quindi, zona sportiva sì: «È la vocazione naturale di terreni ancora abbandonati». E va bene anche l'area per camperisti: «È uno strumento di turismo sottovalutato in Sardegna». Ma l'ecocentro proprio no: «Si faccia in un'area meno trafficata». Alla Giunta la replica.
Andrea Manunza