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Tuvixeddu, Soru: "Coimpresa dovrà restituire i soldi". E attacca Cappellacci

Fonte: web SardegnaOggi.it
8 agosto 2014

 

Tuvixeddu, Soru: "Coimpresa dovrà restituire i soldi". E attacca Cappellacci
Duro attacco dell'europarlamentare Pd Renato Soru, contro l'ex governatore Cappellacci. Il campo dello scontro è Tuvixeddu: stamane la notizia del risarcimento milionario che la Regione dovrà versare nelle casse di Coimpresa per lo stop ai lavori e le accuse pubbliche del consigliere di Forza Italia.



CAGLIARI - Dalle pagine dell'Unione Sarda, appresa la notizia del risarcimento da 84 milioni che la Regione verserà nelle casse di Coimpresa, Cappellacci ha attaccato Soru attribuendogli la responsabilità di una "situazione assurda" dichiarandosi pronto a presentare un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale.

In serata arriva la dura replica di Soru. "L’ex presidente Cappellacci mi incolpa per i circa 84 milioni di euro che la Regione è stata chiamata a pagare in seguito ad un lodo arbitrale sulla mancata attuazione dell’ accordo di programma per Tuvixeddu che, come è noto, prevedeva l’edificazione di circa 320 mila metri cubi di cemento su un’area di inestimabile valore storico e paesaggistico nel centro di Cagliari. In questi ultimi anni diverse sentenze del Tar e del Consiglio di Stato - afferma Soru - hanno definitivamente confermato la validità dei vincoli imposti dal Piano Paesaggistico Regionale sul colle, e la conseguente cancellazione di ogni possibilità edificatoria. Il giudice naturale ha definitivamente cancellato i progetti senza che niente possa essere preteso da privati. Ma Cappellacci, pur di strumentalizzare politicamente un lodo come si vedrà sconcertante, sconfessa se stesso e la sua passata Amministrazione che correttamente, con i propri uffici legali interni, ha sempre affermato nel corso del giudizio arbitrale e nei propri scritti difensivi, la piena condivisibilità delle pronunce dei giudici amministrativi di primo e di secondo grado e l’assoluta inesistenza di alcuna ragione di danno in capo all’imprenditore privato".

L'europarlamentare entra nel merito: "Il giudizio arbitrale prevede il rimborso di un danno subito dall’impresa, pur avendo il giudice naturale, come abbiamo detto, negato il diritto dell’impresa alla realizzazione delle cubature reclamate. Immagino che la maggior parte dei semplici cittadini come me si domandino perché la Regione, un pezzo dello Stato, nel momento in cui firma un accordo con un privato, debba in caso di lite rivolgersi ad un arbitrato privato invece che al giudice naturale. Il nostro è comunque uno Stato di diritto e non se ne potrà prescindere. In virtù della Legge il Tribunale di Cagliari e il Consiglio di Stato hanno già stabilito la legittimità dei comportamenti dell’amministrazione regionale nella passata legislatura di centro sinistra, e certamente i Tribunali ordinari annulleranno la decisione del Collegio arbitrale e le somme provvisoriamente assegnate al privato dovranno essere restituite".

Infine l'attacco: "Oggi invece possiamo quantificare concretamente in molti miliardi di euro il costo concreto, per i sardi, di cinque anni di Amministrazione Cappellacci. Basta solo prendere in considerazione i 2600 milioni di euro di mancate entrate per il periodo 2010-2011, altri 1200 milioni di euro di entrate finalmente riconosciute dal governo Monti per il 2012 e altrettanti per il 2013".