Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Signori, “La Musica è Donna” Quando la lirica fa del bene

Fonte: L'Unione Sarda
5 agosto 2014

IL CONCERTO. Questa sera al Civico di Cagliari per l'Ospedale Businco 

“L a musica è una donna”, nelle parole di Richard Wagner. Così come sembianze femminili assume nella mitologia greca la Musa che la ispira. E “La musica è Donna” è anche titolo della serata a scopo benefico prevista per questa sera alle ore 21 al Teatro Civico di Castello, a Cagliari. Un concerto di musica lirica, “tutto al femminile”, e di alto profilo artistico, in favore della Casa di Accoglienza Lions per malati oncologici annessa all'Ospedale Businco di Cagliari, a cui sarà devoluto l'intero ricavato.
L'evento è organizzato dall'associazione CDMI Music School con la regia di Daniela Mura. Una carrellata di alcune tra le più celebri arie d'opera interpretate da quattro donne, artiste di successo e grande esperienza professionale. Le voci saranno quelle delle soliste, famosissime, Laura Giordano, soprano, e Nino Surguladze, mezzosoprano, consuete protagoniste, dirette dai più famosi direttori d'orchestra, dei cartelloni dei maggiori teatri del mondo (dalla Royal Opera House di Londra, al Metropolitan di New York). Mentre, ad accompagnarle al pianoforte, saranno le talentuose artiste sarde Daniela Mura e Clorinda Perfetto.
Interpreteranno, alternandosi in varie formazioni, la Sinfonia da Norma di Vincenzo Bellini, e le arie “O mio babbino caro” da Giacomo Puccini; “Acerba voluttà” da Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea; “Quel guardo al cavaliere” da Don Pasquale di Gaetano Donizetti; “Mon cœur s'ouvre à ta voix” da Samson et Dalila di Camille Saint - Saëns. E, ancora, il Preludio all'Atto I da La Traviata di Giuseppe Verdi; “Barcarola” da I racconti di Hoffmann di Jacques Offenbach; “Chanson Bohème” da Carmen di Georges Bizet; “Je veux vivre” da Roméo et Juliette di Charles Gounod e, per concludere, il “Duetto dei fiori” da Lakmé di Léo Delibes.
La musica dimostra, ancora una volta, di essere un linguaggio capace di unire. Di trasferire, valorizzare, condividere, i diversi vissuti artistici e professionali maturati in realtà geografiche, contesti sociali e culturali diversi. Per un grande abbraccio verso chi soffre.
Luisa Sclocchis