Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Approvato dalla Giunta il piano strategico

Fonte: La Nuova Sardegna
23 gennaio 2009

VENERDÌ, 23 GENNAIO 2009

Pagina 2 - Cagliari



L’opposizione: «Gesto elettorale, il progetto era sparito da un anno»



Il documento disegna il futuro della città sino al 2020

ROBERTO PARACCHINI

CAGLARI. Approvato il piano strategico: il 15 di questo mese la Giunta ha passato il documento che servirà come base per la Cagliari del futuro (da qui al 2020). Ma l’opposizione fa subito presente che si tratta di una «sì quanto meno sospetto - sottolinea Ninni Depau, capo gruppo del Pd - come mai tutto era sparito per oltre un anno, dal novembre del 2007, e ora di colpo il documento è riapparso con l’approvazione da parte della Giunta? Non si tratta forse di propaganda elettorale?». Rincara la dose Andrea Scano (Pd, componente della commissione consiliare all’Urbanistica): «Si tratta di un documento approvato in solitudine».
«Insomma - continua Scano - il piano, nato come un qualcosa da sviluppare col massimo di partecipazione e concertazione, è stato invece approvato senza un solo passaggio in commissione dove, invece, lo si voleva discutere».
Durante il saluto di fine e inizio anno, il sindaco Emilio Floris aveva ripreso il discorso sul piano, sottolinenadone l’importanza. «Ma va ricordato che i ritardi sono tanti - continua Depau - preciso che la delibera sulla programmazione e i tempi di questo progetto è del 27 ottobre del 2005. E tutto doveva essere pronto entro un anno. Invece i tavoli tematici hanno terminato il loro lavoro nel novembre del 2007, poi c’è stato un hanno di silenzio e infine, come un gioco di prestigio, il documento è riapparso, approvato, una settimana fa».
Secondo Massimiliano Tavolacci (Udc, presidente della commissione consiliare all’Urbanistica), «il piano strategico è determinante perchè mette assieme in un’unica visione tanti problemi di cui si è spesso parlato, come ad esempio il piano della mobililtà. E lo fa in una prospettiva che va oltre le differenze tra maggioranza e opposizione». Ma come mai il consiglio e le commissioni non sono state coinvolte? «Sino ad ora è stato fatto un lavoro di analisi, l’assemblea dovrà poi giudicare. Ed è per questo che non siamo stati interessati prima, proprio per non essere parte in causa». E i ritardi? «Vi sono stati diversi problemi da affrontare, non ultima la questione del piano paesaggistico regionale e poi, da dopo l’estate, c’è stato il peso delle future elezioni».
Non accetta, invece, «lezioni dal centrosinistra» Alessandro Serra (capo gruppo di An), «dopo quello che hanno combinato sia alla Regione che alla Provincia non mi sembra che possano sindacare sui nostri ritardi. Ad ogni modo si tratta di un documento molto importante che ora dovrà essere sviluppato e che farà da guida per i governi dei prossimi anni». E la mancanza di condivisione politica? «Vogliamo mettere sullo stesso piano i tentativi di coinvolgimento del sindaco Floris, coi metodi dirigistici del presidente Renato Soru?».
Nel 2008 l’opposizione ha presentato due interrogazioni (a maggio il Pd e a ottobre Sinistra democratica) per cercare di discutere il piano, ma senza risulato: «La Giunta non ha voluto che il Consiglio ne parlasse. Entrando nel merito va detto - sottolinea Depau - che nel lavoro vi sono anche parti pregevoli legate alle relazioni dei vari esperti coinvolti. Ma vanno sottolineate le carenze. Innanzi tutto il fatto che, a monte, non è stata data alcuna indicazione di indirizzo su come organizzare l’analisi. Inoltre manca un lavoro di partenza: per progettare il futuro occorre partire dalla realtà di oggi e dalle sue caratteristiche (occupazione, economia, ecc.) e questo non è stato fatto. Ma ammettiamo anche che il metodo adottato (sentire gli attori sociali e far lavorare i tecnici prima di intervenire) sia valido. Ma se è così, a maggior ragione il piano strategico avrebbe dovuto passare più volte in consiglio. Mentre noi siamo stati tagliati fuori».