Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Ci hanno scippato il Carnevale»

Fonte: La Nuova Sardegna
23 gennaio 2009

VENERDÌ, 23 GENNAIO 2009

Pagina 1 - Cagliari

Dopo trent’anni i gruppi storici della ratantina sono stati esclusi dall’organizzazione delle manifestazioni 



Comune sott’accusa, quest’anno niente maschere cagliaritane e niente carri




SABRINA ZEDDA

CAGLIARI. ‹‹Riteniamo di aver subito uno scippo: stando così le cose non ce la sentiamo di partecipare all’organizzazione del Carnevale››. Dopo l’annuncio del ritiro dalle manifestazioni carnevalesche, affidate quest’anno alla Event group, le associazioni storiche del Carnevale cagliaritano non fanno marcia indietro, e anzi rincarano la dose spiegando le loro ragioni: i punteggi assegnati ai progetti proposti al Comune, è il loro giudizio, sono stati dati in modo ‹‹troppo discrezionale››.
Nessuna accusa diretta, tiene a precisare Ugo Maddaloni, presidente del Dopolavoro ferroviario e ora portavoce del coordinamento delle associazioni (Aspis di Pirri, Senza confini di Marina, Villaggio pescatori) riunite in segno di protesta.
Tantomeno nessuna voglia di agire in giudizio per veder fatta giustizia (‹‹non siamo imprenditori, il nostro è solo volontariato››). Ma a che le cose siano chiare a tutti, a questo sì, chi ha lavorato per trent’anni per mantenere vive in città le tradizioni Carnevalesche ci tiene, eccome. E allora eccoli qua, gli esponenti delle diverse associazioni, tutti riuniti nella sede del Dopolavoro ferroviario, in via Sassari, per spiegare cosa davvero è successo. E il racconto parte dagli inizi del 2008 quando, con la dirigente responsabile dei Servizi al cittadino, Ada Lai, le associazioni spuntarono un accordo interessante: 100 mila euro di contributi per l’organizzazione delle manifestazioni legate al Carnevale. ‹‹Ci mettemmo subito al lavoro, perché queste cose hanno bisogno di tempo - racconta Ugo Maddaloni - Ma ecco che, all’improvviso, l’assessore competente ha cominciato a insistere per ridurre i finanziamenti, finché a ottobre non ha tirato fuori l’idea d’invitare chi fosse interessato a proporre dei progetti››. Maddaloni preferisce non nominarlo, ma è evidente che l’assessore nel mirino è quello al Turismo, Gianni Giagoni. Ed è proprio a lui, e al sindaco Emilio Floris, che, il 14 ottobre, le associazioni si sono rivolte con una lettera, chiedendo di ritirare quell’avviso pubblico e sottolineando le loro perplessità, come il fatto che, data l’attuale crisi economica, le iniziative che potrebbero sembrare giuste oggi potrebbero diventare inopportune nell’immediato futuro e che quindi la programmazione andrebbe fatta anno per anno, e non con un affidamento triennale, come è stato fatto, comprendendo nel pacchetto anche gli eventi legati al Capodanno. Risposte? ‹‹Ancora non ne abbiamo ricevute››, fa sapere Maddaloni. Nel frattempo però la cosa è andata avanti e, come ormai si sa, il Comune ha ritenuto più meritevole il progetto presentato dalla Event group. Come a dire: che le associazioni che per trent’anni hanno curato il Carnevale si facciano da parte, ora si cambia aria. ‹‹E’ giusto? E’ sbagliato? - si chiede Maddaloni - Non mi interessa. Ho visto però gli altri progetti, e non mi è sembrato ci fosse tutta quella differenza da portare a un’assegnazione del punteggio così diversa››. Un duro colpo per le associazioni storiche del Carnevale, spogliate d’un tratto di un compito trentennale portato avanti volentieri per chi, ‹‹cagliaritani e non, cercassero solo momenti di sano divertimento››.
Nel frattempo col Comune non c’è stato più alcun contatto. ‹‹Solo, siamo stati contattati dalla Event group - fa sapere Maddaloni - voleva una mano nei preparativi, ma l’offerta era irrisoria, così abbiamo preferito starcene da parte››.
Uno scatto d’orgoglio davanti a una situazione al limite del surreale. ‹‹Non capiscono - fa spallucce Anna Ledda, coordinatrice dei gruppi a piedi del Carnevale storico- L’importanza del nostro Carnevale, spontaneo. Utile anche all’economia cittadina››.