Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Niente carri e “ratantira”, la rivolta delle associazioni

Fonte: L'Unione Sarda
23 gennaio 2009

Carnevale. Protesta per l'addio alla sfilata tradizionale



Associazioni sul piede di guerra: protestano perché non sono state coinvolte nell'organizzazione del carnevale tradizionale.
Non sfileranno sui carri allegorici né organizzeranno il gran ballo in maschera in piazza del Carmine. Ma faranno «sicuramente un gran chiasso». Non certo per festeggiare il Carnevale, bensì per protestare contro quello che ritengono «uno scippo in piena regola». Il coordinamento Carnevale cagliaritano, che riunisce le associazioni organizzatrici dell'evento (Dopolavoro ferroviario, Villaggio pescatori, Senza Confini del quartiere della Marina e Aspis di Pirri), si ribella alla «scomparsa del tradizionale Carnevale cagliaritano. Non ci saranno i nostri carri e neppure la “ratantira”, così come il rogo di Re Cancioffali e la sfilata delle bande musicali». Prevista, invece, la rievocazione storica dell'assalto degli Aragonesi. «A occuparsi delle manifestazioni previste dal giovedì al martedì grasso sarà l'assegnataria dell'organizzazione degli eventi del Carnevale e Capodanno dei prossimi due anni, Event Group. Noi siamo stati esclusi».
LA PROTESTA «Non abbiamo nulla contro la società ma, purtroppo, siamo stati messi nelle condizioni di non partecipare», ha spiegato ieri mattina il responsabile del coordinamento e presidente del Dopolavoro Ugo Maddaloni. Numerose, secondo i rappresentanti delle associazioni, le ragioni della polemica nei confronti del Comune e, nello specifico, dell'assessorato al Turismo: «Ogni anno le associazioni presentavano il loro progetto, che veniva in qualche caso modificato, ma preso in considerazione. Quest'anno, invece, non siamo stati nemmeno interpellati». A non andare a genio al coordinamento è stato «l'invito» arrivato dal Comune, a presentare dei progetti. Il primo ottobre dello scorso anno, è stato infatti pubblicato un avviso per l'accoglimento dei progetti sulle manifestazioni del Capodanno dal 2008 al 2010 e del Carnevale del 2009 e del prossimo anno. «La nostra esperienza trentennale non è stata tenuta in considerazione. Non vogliamo entrare nel merito dell'attribuzione del punteggio ma possiamo comunque dire che non condividiamo le valutazioni», ha polemizzato Maddaloni. «Il dialogo con la Event Group in seguito c'è stato, ma avremmo avuto a disposizione solo 20 mila euro, contro gli 85 mila dell'anno scorso».
RICORSO C'è anche chi sta pensando di presentare ricorso al Tar, come l'associazione Valentina Sas (che non fa parte del coordinamento). «Abbiamo riscontrato alcune anomalie», ha detto il rappresentante Roberto Marchi, «anche nella composizione della commissione che ha preso in esame i progetti». L'insoddisfazione delle associazioni dà voce anche a quella degli «oltre tremila partecipanti alla sfilate, ovvero persone che aspettano il Carnevale con trepidazione. In tanti si stanno rivolgendo alle nostre strutture per chiedere spiegazioni sulla cancellazione delle sfilate tradizionali».
MARIANGELA LAMPIS

23/01/2009