Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ferrovia, il pendolino è finalmente sbarcato nell’isola

Fonte: La Nuova Sardegna
18 luglio 2014

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Supertreno, ora i collaudi sui 450 chilometri della rete sarda. Cgil: non perdere tempo - 


di Luciano Onnis
.CAGLIARI. Il pendolino è finalmente arrivato nell'isola, ma per metterlo in servizio serve ancora un po' di pazienza. L'assessore Massimo Deiana si dice, però, fiducioso che nel giro di qualche mese il nord e il sud della Sardegna saranno più vicini. Il primo degli otto treni veloci diesel-elettrici e cassa variabile acquistati dalla Regione è sbarcato ieri dalla nave al porto di Cagliari ed è stato subito spostato su un binario di manovra all'interno della stazione ferroviaria, in un'area riservata all'assemblaggio delle diverse componenti.

La notizia è stata data dall'assessore ai Trasporti, Massimo Deiana. Ora il nuovo pendolino, prodotto nella Repubblica Ceca, dovrà effettuare tutti i collaudi previsti per poter circolare sui 450 chilometri di strade ferrate dell'isola, sulle quali dovranno essere adeguate anche le singole prescrizioni e le segnalazioni. Il tratto più veloce è quello tra Cagliari e Oristano, già abilitato a una percorrenza di 150 chilometri orari, attualmente non raggiungibile neppure dal modello di treno oggi utilizzato. Se il collaudo partirà subito, entro la fine di luglio potrebbe arrivare nell'isola anche il secondo pendolino che sta già compiendo le fasi di collaudo in Toscana, a Monte San Savino, vicino ad Arezzo.

«La settimana prossima prevediamo di presentare il nuovo treno ai cittadini – racconta l'assessore Deiana –. Abbiamo forzato la mano e abbiamo chiesto e ottenuto di poter effettuare i collaudi qui in Sardegna e non in Toscana, perché nell'isola possiamo verificare e controllare tutte le variabili del caso e abbreviare i tempi come per le prove di piegamento e di carico. Nel frattempo ho scritto ai ministri dei Trasporti e dell'Economia, Lupi e Padoan, per spiegargli che i 44 milioni di euro, compresi i 4 di Iva, previsti per il contratto di servizio da siglare con Trenitalia in Sardegna non sono sufficienti per garantire tutto il servizio: ne servono almeno altri tre».

Intanto, si muovono anche i sindacati. Arnaldo Boeddu, segretario regionale di Cgil Trasporti, lancia un appello sia alla Regione che e a Trenitalia: «Stiamo arrivando con 15 anni di ritardo e non si può perdere altro tempo. I cittadini sardi devono poter viaggiare con tutti i comfort degli altri passeggeri e per questo occorre da subito mettere in esercizio questi treni e farli viaggiare, anche se non spinti alla massima velocità, al posto degli altri obsoleti. Fatti i necessari collaudi per il servizio minimo, gli altri test potranno essere fatti nelle ore in cui non ci sono corse o durante la notte».