Rassegna Stampa

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Festa di Sant’Elia, docufilm amarcord sul rione negli anni ‘70

Fonte: web cagliaripad.it
17 luglio 2014


 

 


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''Anni Settanta a Sant'Elia''. E' il titolo del cortometraggio realizzato dalla regista cagliaritana Marilisa Piga. Un video amarcord, un film ritrovato sulla memoria di un quartiere popolare affacciato sul mare, il vecchio borgo dei pescatori, abbandonato e ridotto a simbolo del malessere e del degrado sociale.
Venticinque minuti di immagini d'epoca per offrire alcuni spaccati di vita di un angolo di periferia dimenticata, interessata da importanti progetti di riqualificazione. Sullo sfondo si intravvede l'omonimo stadio, inaugurato nel 1970, proprio subito dopo la conquista dello scudetto del Cagliari di Gigi Riva.
Il documentario presentato questa mattina al Lazzaretto è uno degli eventi della festa di Sant'Elia, due giornate, 19 e 20 luglio di proiezioni, musica, danza, mostre, laboratori e tanto altro per riscoprire il quartiere e la sua storia.
Un film di montaggio diviso in tre parti. Una pagina rispolverata da archivi e teche della Rai e sottratta all'oblio.
Marilisa Piga ha scovato dapprima un vecchio super8 girato tra il 1975 e '76 dai ragazzi di una classe sperimentale della media di Sant'Elia, la don Milani 'Una giornata a Sant'Elia'.
"Gli studenti-registi - spiega Piga - rivolgono con le cineprese uno sguardo innocente e realistico al quartiere, tra bellezze e panorami mozzafiato che si aprono alla vista, ma anche cumuli di immondizia e fogne a cielo aperto".
A questo si aggiungono altri due brevi documentari dell'epoca: un 8mm di Paola Coiana recuperato dagli archivi della Cineteca Sarda e un frammento di una vecchia intervista Rai a don Vasco Paradisi, il prete 'rosso', lo storico e amato parroco di Sant'Elia che per 30 anni ha condiviso con gli abitanti del rione numerose battaglie civili e esperienze: dalle scuole popolari alle classi sperimentali, fino ai comitati di quartiere. "E proprio la scuola, strumento di riscatto sociale è centrale nel documentario", sottolinea la regista.
Erano gli anni delle lotte per la casa che infiammarono Cagliari e che avevano il loro fulcro nel rione. Una rivendicazione civile, che Paola Coiana ha documentato con la ripresa di spezzoni di manifestazioni scandite dallo slogan 'non topaie, ma case''. Il video mostra una Sant'Elia diversa ''quasi un auspicio, come allora una Sant'Elia senza palazzoni, perché l'abbattimento invocato da tempo arrivi al più presto e il quartiere trovi la sua rinascita e energia", conclude la regista.