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Lirico, i sindacati: "Sui conti non c'è trasparenza, seri dubbi sulla tenuta economica"

Fonte: web SardegnaOggi.it
9 luglio 2014

 

 

Lirico, i sindacati: "Sui conti non c'è trasparenza, seri dubbi sulla tenuta economica"
"Seri dubbi sulla tenuta economica dell'azienda e sulla chiusura in pareggio del bilancio". Sindacati del teatro lirico di Cagliari di nuovo all'attacco dopo mesi di silenzio: "Nessuna risposta su trasparenza e sostenibilità".



CAGLIARI - Campanello d'allarme da l'Unione Sindacale di Base del Teatro Lirico di Cagliari nei confronti della dirigenza per quanto riguarda l'andamento economico gestionale della Fondazione. "Da mesi - scrive Massimiliano Cecalotti - i nostri numerosi comunicati aziendali in cui si chiedono documenti, trasparenza e sostenibilità, sono rimasti senza risposta".

Per questo motivo si hanno seri dubbi sulla "tenuta economica" dell'azienda, sulla chiusura in pareggio del bilancio, non conoscendo i costi e la sostenibilità della stagione Lirica e di Balletto 2014, del decentramento dstivo e delle "ormai numerose operazioni fuori budget già affrontate e in divenire".

Per tutto questo l'Usb ritiene necessario avere immediatamente: il rendiconto economico aggiornato sui contributi ordinari 2014 del Fus(fondo unico per lo spettacolo), di Regione, Comune di Cagliari e Banco di Sardegna; il bilancio consuntivo 2013, aggiustamento di Bilancio 2014; costi analitici degli allestimenti in cartellone, con particolare attenzione a Turandot; lo stato ed eventuale copia di rinnovo dei contratti in scadenza a Giugno 2014 di Direttore di Produzione, Direttore Allestimenti Scenici e Maestro del Coro; l’aggiornamento su ‘anticipo di finanziamento’ di 8 milioni ottenuto dalla Regione destinati esclusivamente a ripianare i debiti verso fornitori a breve-medio termine.

"Si teme in particolare - è scritto in una nota - che le 8 recite fuori abbonamento di Turandot, pensate per il turismo estivo, siano ad alto rischio d'impresa, per i tempi ristrettissimi di progettazione e le quasi nulle informazioni ottenute a riguardo sul progetto. Una cosa è invece chiarissima - scrive l'Usb -per sostenere economicamente l’operazione e il decentramento estivo 2014, l’azienda ha introdotto per la prima volta in tutti i settori dei contratti di 'part-time verticale', penalizzando di fatto il precariato storico.  Operazione che non ha precedenti in nessun altra Fondazione italiana".

Il sindacato rinosce però gli obiettivi raggiunti: "Non si può negare vi siano oggettivi buoni risultati ottenuti da questa dirigenza come il positivo andamento della campagna abbonamenti, grazie anche ad offerte e pacchetti diversificati, che vede una chiara inversione di tendenza e il ritorno del nostro Pubblico dopo anni di costante calo; l’aumento dei pezzi di produzione e l’interazione con le nuove tecnologie e i social network; il ritrovato interesse della stampa e le recensioni positive".