Rassegna Stampa

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Cagliari, tre parchi senza punti ristoro:il caso in Consiglio comunale

Fonte: web Castedduonline.it
27 giugno 2014

 Chiusi da anni i locali del colle San Michele, il parco di via Dei Donoratico e quello di Monte Urpinu

Autore: Federica Lai il 26/06/2014 10:57

Monte Urpinu, San Michele e via Dei Donoratico, tre aree pubbliche tra le più suggestive in città ma senza servizi. O meglio i punti ristoro ci sono, ma da mesi sono chiusi e abbandonati. Un disagio che si fa sentire soprattutto in primavera e estate, quando gli spazi all’aperto sono più frequentati dai cagliaritani, dai più piccoli agli adulti. Ieri il problema è riemerso in Consiglio comunale con un’interrogazione del consigliere Filippo Petrucci, Meglio di prima non ci basta. “Avere questi tre spazi chiusi – ha spiegato – non vuol dire solo privare i cagliaritani di aree pubbliche di cui potrebbero godere ogni giorno, ma anche la perdita di parecchi posti di lavoro: circa quaranta”. “Ammetto che in questa questione il servizio Verde Pubblico è stato inadempiente – ha risposto l’assessore Paolo Frau – Per quanto riguarda i punti ristoro del colle San Michele e Monte Urpinu, stiamo valutando di affidare il servizio alle cooperative che gestiranno la cura del verde: sono già in corso delle interlocuzioni. Sul ristorante del parco di via Dei Donoratico, invece, non è stata ancora bandita la gara: nel locale serve prima un progetto di restauro”. Monte Urpinu, San Michele e via Donoratico, tre parchi comunali di Cagliari ognuno con la sua storia, ma accumunati da uno stesso destino: i rispettivi ristoranti sono chiusi da anni. La discoteca di Monte Urpinu, il famoso “Sesto Senso”, è stata sigillata dalla Polizia municipale nell’ottobre del 2012 per ordine del pm Marco Cocco: il locale, secondo l’accusa, era senza autorizzazioni, aveva violato le norme di sicurezza e creato disturbo alla quiete pubblica. Ristorante off limits anche al colle San Michele: il Comune è stato costretto a revocare la concessione al vecchio gestore perché pare non pagasse i contributi ai dipendenti, e non aveva fornito il Durc, documento di regolarità contributiva. Storia simile per i gestori della pizzeria del parco di via Dei Donoratico, che hanno abbandonato il locale due anni fa schiacciati dai troppi debiti.