Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, Ztl solo nel fine settimana

Fonte: L'Unione Sarda
19 gennaio 2009

Comune. La delibera prevede divieti dalla mezzanotte di sabato a quella di domenica

Gli esperti parlano di un nuovo ripascimento della spiaggia

Sullo sfondo i problemi legati all'erosione dall'arenile: un nuovo ripascimento sembra non più rinviabile.
Alla fine la decisione tanto attesa è arrivata: la zona a traffico limitato del Poetto, avversata dai titolari di bar e chioschi interessati (su tutti quelli nel tratto tra Marina Piccola e la terza fermata), sarà valida solo dalla mezzanotte del sabato alla stessa ora della domenica.
LA DELIBERA Questo almeno sino al prossimo mese di maggio. A deciderlo è stata la Giunta comunale nel corso della riunione di giovedì scorso, facendo propria una delibera predisposta dall'assessore a Traffico e viabilità Maurizio Onorato. In sostanza viene accolta un'istanza presentata dalla circoscrizione numero 5 nell'ottobre scorso. «Mantenere il divieto durante l'inverno e la primavera equivarrebbe a mandare sul lastrico non solo i gestori dei chioschetti ma anche quelli delle attività commerciali che operano sul lungomare - sostenevano i rappresentanti della circoscrizione - della questione sarà opportuno riparlarne in coincidenza dell'inizio della stagione estiva, quando il traffico automobilistico aumenterà in maniera sensibile».
LE PROTESTE Proprio ieri mattina i gestori di alcuni esercizi commerciali avevano confermato l'esistenza di un'emergenza legata al divieto di accesso delle auto: «In questa situazione non è sufficiente lavorare nelle belle domeniche d'inizio d'anno (ieri, per inciso, tutti i locali del lungomare sono stati presi d'assalto, complice la temperatura mite e il cielo terso) - dicono i gestori della Sella del diavolo - la chiusura della strada ci sta limitando e le maggiori rimostranze arrivano proprio dai clienti».
IL PROBLEMA Almeno quello contingente sembra ora essere avviato alla soluzione, anche se per l'entrata in vigore del provvedimento comunale occorrerà attendere qualche giorno, giusto i tempi tecnici per la riorganizzazione della segnaletica e per le comunicazioni necessarie.
LA STORIA La zona a traffico limitato nella zona del Poetto è stata introdotta nel maggio del 2008 e, fino a oggi, è stata totale, restando in vigore sette giorni su sette, ventiquattr'ore su ventiquattro. In sospeso, dopo l'accoglimento delle istanze di circoscrizione e commercianti da parte del Comune, restano altre “storiche” richieste: su tutte quella della sistemazione sul lungomare di panchine (una ogni trenta metri) e l'attivazione di un bus navetta che dovrebbe fare la spola tra Marina piccola e la quarta fermata: «Questa soluzione favorirebbe l'accesso anche a chi volesse lasciare l'auto fuori dalla zona a traffico limitato - sostiene Monica, seduta a un tavolino della Aramacao, locale che comunque è fuori dalla Ztl - l'importante è che la fruibilità del Poetto, anche e soprattutto a livello di infrastrutture, venga incrementata. Perché anche la spiaggia è in condizioni non certo ottimali». Il progetto per la pedonalizzazione del lungomare, realizzato sei anni fa dal Comune, e totalmente finanziato, è bloccato da tempo negli uffici regionali.
IL PROBLEMA-EROSIONE A questo proposito occorre ricordare che da più parti arrivano segnalazioni sull'aumento dell'erosione della spiaggia. Sono in tanti a sostenere che un nuovo ripascimento non è evitabile, specie dopo lo studio presentato un anno e mezzo fa da un team di esperti incaricato dall'ex assessore regionale all'Ambiente Tonino Dessì: «Non so nulla di quello che è successo dopo che sono andato via dall'assessorato - ricorda - ma posso solo dire che la situazione va affrontata al più presto e per questo avevamo ottenuto dal Cipe circa 200 mila euro per la realizzazione di uno studio di fattibilità». L'unico piano oggi presente nei cassetti della Regione è proprio quello realizzato in quei mesi da un team di esperti.
NUOVO RIPASCIMENTO Considerato che il fenomeno erosivo pare essere inarrestabile, la valutazione legata a un nuovo ripascimento da mettere al più presto in cantiere è al centro dei pensieri degli esperti: «Gli studi dicono che le sabbie estranee compatibili con i fondali del Poetto sono soprattutto due - ricorda l'ex assessore Dessì - una è impraticabile dal punto di vista paesaggistico, visto che è legata alla zona di Is Arenas e alle sabbie fossili di Medau su cramu. L'altra, che era ancora in fase di studio, riguardava alcune cave sarde, come quella di Florinas. Questa sembrava più praticabile. Anche se occorrerà procedere per piccoli test, senza interventi invasivi come quelli infausti del recente passato».
LE EMERGENZE Dal punto di vista tecnico le emergenze sono anche altre: su tutte la stabilità del sistema dunale, visto che tutti i tecnici interessati sostengono che vanno ricostituite le barriere naturali: «Quando c'è vento la sabbia viene asportata e portata sulla strada - conclude Tonino Dessì - la soluzione migliore è forse quella di impiantare nuova vegetazione locale e interdirla al passaggio di auto e pedoni. È provato che solo così si riuscirebbe a trattenere più sabbia».
ANTHONY MURONI

19/01/2009