Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, inciviltà a ogni ora

Fonte: L'Unione Sarda
18 giugno 2014


LUNGOMARE. Rifiuti buttati in spiaggia fin dalla mattina, soprattutto nelle prime fermate

 

Zedda annuncia: «Da oggi agenti in borghese e super multe»


 
 

Non solo a fine giornata, la sporcizia al Poetto è presente già dalla mattina. Soprattutto nelle prime fermate del lungomare, l'inciviltà raggiunge livelli alti già a inizio giornata. Alla Prima, per esempio, dove soprattutto i giovani rendono la spiaggia un letamaio, ma anche più in là. Poco prima di pranzo, intorno a mezzogiorno, già sono visibili a occhio nudo i rifiuti sparsi per l'arenile. Ancora peggio la situazione a fine serata. Complice anche la pioggia caduta nel pomeriggio, che ha spinto tanta gente ad andarsene in fretta e furia, sono stati lasciati sulla spiaggia rifiuti di ogni tipo.
I CONTROLLI E il Comune, intanto, cerca di fare quello che è nei suoi poteri. Da oggi parte infatti il servizio di controllo in spiaggia da parte degli agenti della Polizia Municipale, che per l'occasione rimarranno rigorosamente in borghese in modo da non farsi notare e cogliere in flagranza il trasgressore. Le multe possono arrivare a 250 euro. «L'obiettivo non è fare cassa, ma avere il Poetto pulito: la spiaggia è di tutti e va rispettata da tutti», ha spiegato il sindaco Massimo Zedda.
I BARETTI Una parte della pulizia dell'arenile è affidata ai baretti dal lungomare. I titolari, infatti, hanno il dovere di mantenere pulita la zona circostante alla loro attività. E lo fanno: «Ma se avessimo una concessione più grande, potremmo anche estendere il nostro servizio e garantire la pulizia a una maggiore porzione di territorio», spiega Alessandro Cogoni, titolare della Sella del Diavolo, alla Prima fermata. «Tra l'altro è giusto mettere in risalto il fatto che i venditori abusivi di cibi e bevande sono tra coloro che contribuiscono a creare tutti questi rifiuti che poi vengono lasciati in spiaggia, ma non collaborano certo nella pulizia dell'arenile, come invece facciamo noi titolari delle attività in regola».
IL DIBATTITO E il tema lanciato da L'Unione Sarda, intanto, è stato ripreso sui social network dai cittadini ma anche dai politici. Francesco Agus, consigliere regionale di Sel, spiega che «la battaglia è culturale, quindi lenta e non sempre produttiva». Enrico Lobina, consigliere comunale di Federazione della Sinistra-Rossomori, scrive che «servirebbe una campagna di comunicazione istituzionale seria e articolata». Per Davide Carta (Pd) bisogna trovare i giusti equilibri: «Intensificare ulteriormente la pulizia significherebbe un aumento ulteriore dei costi della Tari. La gente deve capire che i comportamenti dei maleducati, oltre che fare un danno all'ambiente, pesano sulle nostre tasche».
Piercarlo Cicero