Rassegna Stampa

Il Sole 24ore

Pronti gli aumenti degli statali

Fonte: Il Sole 24ore
16 gennaio 2009

PA - PERSONALE E CONSULENZE


Testata: Il Sole 24 Ore Data: 16/01/09
Autore: Giorgio Pogliotti Pagina: 21-21
Sezione: Economia e Imprese

Il Governo darà oggi il via libera a ministeri, scuola e agenzie fiscali


ROMA
Dal Consiglio dei ministri di oggi è previsto il via libera per il rinnovo del biennio economico 2008-2009 di ministeri, scuola e agenzie fiscali che interessa quasi un milione e mezzo di pubblici 27 gennaio. «Sto facendo tutto il possibile per far sì che dal mese di gennaio vengano pagati tutti gli aumenti dei dipendenti pubblici statali», ha spiegato il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, ma sembra molto difficile che venga rispettata la scadenza di fine mese, a causa della ristrettezza dei tempi. Anche se Brunetta ha accelerato le procedure, inviando i contratti prima di Natale alla Corte dei conti, i magistrati contabili – come previsto dalle attuali procedure – si potranno riunire solo dopo il Consiglio dei ministri. Il pronunciamento potrebbe avvenire la settimana prossima, probabilmente mercoledì 21 gennaio, una data molto vicina a quella della consegna delle buste paga. Anche i comparti ritardatari (Regioni-Enti locali, sanità) potranno comunque applicare la norma "tod's" – ispirata da Renato della Valle che a gennaio 2008 aggirò l'impasse della trattativa negoziale dei metalmeccanici e pagò gli aumenti – introdotta nella Finanziaria 2009 ed erogare già da gennaio gli anticipi contrattuali, in attesa dell'accordo con il sindacato.
Entriamo più nel dettaglio delle intese sottoscritte dai sindacati (tutte senza la firma della Cgil): per i circa 200mila ministeriali il contratto siglato lo scorso 12 novembre con Cisl,Uil e Confsal all'Aran prevede un incremento medio sul tabellare di 70 euro lordi, a cui si aggiungono gli 8 euro della coda contrattuale del 2008. Per i 57mila dipendenti delle agenzie fiscali, il contratto del 24 novembre con Cisl, Uil e Confsal-Salfi, stabilisce a regime un incremento complessivo di 82 euro (76,70 sul tabellare e 5,30 euro per l'indennità di amministrazione), in aggiunta ai 10 euro del 2008.
Nel comparto della scuola, lo scorso 17 dicembre è stato siglato il contratto con Cisl, Uil, Snals-Confsal e Gilda che riguarda poco più di un milione di dipendenti con circa 80 euro lordi di aumento per il personaledocente e 55 euro per il personale Ata (amministrativo, tecnico, ausiliare), in aggiunta ai 9,7 euro lordi per i mesi di vacanza contrattuale del 2008. Non si prevede, invece, ancora il disco verde da Palazzo Chigi per il contratto dei 60mila dipendenti degli enti pubblici non economici firmato il 23 dicembre – con un incremento di 98 euro lordi (78 euro sul tabellare, 10 euro per l'indennità di ente e 10 per il fondo di produttività) – fortemente criticato dalla Cgil che ha annunciato un ricorso all'Aran.
Brunetta rivendica con soddisfazione che dal 1993 – ovvero dall'entrata in vigore della riforma sulla privatizzazione del rapporto di lavoro nel pubblico impiego – per la prima volta la maggioranza dei contratti è stata chiusa entro il primo anno della scadenza del biennio contrattuale, con pochi mesi di trattativa al tavolo negoziale.
Ma a preoccupare fortemente il sindacato è il taglio per complessivi 720 milioni dei fondi unici di amministrazione e delle leggi speciali che servono a finanziare la produttività, operato dal decreto 112/2008. Secondo i sindacati del pubblico impiego per effetto di questi tagli a gennaio i dipendenti pubblici avranno brutte sorprese in busta paga: quanti percepivano queste voci con cadenza mensile avranno addirittura una riduzione secca dello stipendio.
Le organizzazioni di categoria, all'unisono,chiedono al Governo che venga rispettato l'impegno preso nel protocollo del 30 ottobre – siglato da Cisl, Uil, Confsal, Ugl e Usae (ma non dalla Cgil) – sulla restituzione entro il mese di giugno delle risorse tagliate, per evitare contraccolpi negativi sulla tenuta del potere d'acquisto dei dipendenti pubblici.
LE SCADENZE
A rischio la possibilità di erogare gli incrementi con lo stipendio di gennaio Sindacati preoccupati per i fondi di produttività Ministro. Renato Brunetta
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