Ancora bagarre sul Cagliari e sul nuovo stadio. Conferenza stampa pirotecnica di Luca Silvestrone che annuncia querele ai giornalisti che offendono: "Nonostante questo fango siamo a un passo dalla svolta per il Cagliari"

Autore: Federica Lai il 31/05/2014 14:08

"Si sta assistendo a una guerra di fango senza precedenti che la Sardegna non merita. Ai giornalisti che offendono con messaggi diffamatori sui social network risponderemo con le querele: ho dato mandato ai miei legali di preparare un esposto da presentare all'ordine dei giornalisti e in Procura". Queste le parole di Luca Silvestrone, intermediario della trattativa con il fondo Usa interessato a stadio e club rossoblù, che nella conferenza stampa di oggi, in un bar di viale Merello, ha voluto fare il punto della situazione, e chiarire la sua situazione. Presenti, oltre ai giornalisti, un folto gruppo di tifosi che ha accolto Silvestrone con striscioni e applausi.

Oltre un'ora di conferenza stampa principalmente incentrata sugli attacchi mediatici subiti da parte del capogruppo di Forza Italia del Comune di Cagliari, Giuseppe Farris, prima, e a direttore e giornalisti dell'Unione Sarda poi. Dal primo Silvestrone dice di aver ricevuto "offese personali, oltretutto le trattative sarebbero proseguite in totale riservatezza se non avesse rivelato alla stampa il contenuto di alcune e mail indirizzate al sindaco". Sugli altri l'imprenditore romagnolo aggiunge. "Il principale giornale sardo ha da subito seguito le trattative in modo imparziale, ma la cosa strana è che, dopo un'ora dall'accordo raggiunto a Miami martedì scorso, ha cominciato a gettare fango sull'operazione e la mia persona. Perché? C'è per caso qualche editore che costruisce e ha qualche interesse? Se qualcuno vuole mettere le mani sullo stadio lo dica e giochi a carte scoperte".

Sulle trattative per stadio e squadra, Silvestrone ha ribadito quanto affermato ieri nella conferenza stampa con Zedda. "Siamo a un passo dalla svolta, la prossima settimana presenteremo a Cellino il pre contratto con tutte le clausole e si spera si possa arrivare ad un accordo definitivo per la cessione del club. A quel punto verrà rivelato chi sono gli investitori, e vedrete i loro volti. Io non uscirò comunque di scena, resterò qui perché ormai mi sento un sardo: in questa operazione ci ho messo la faccia ma anche molta passione". Ha poi ribadito l'intenzione del fondo Usa di investire non solo a Cagliari con lo stadio, ma anche nell'hinterland con un vero e proprio progetto turistico.