Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stop alla sosta selvaggia

Fonte: L'Unione Sarda
3 giugno 2014


Al via la campagna “Clear the way” di Comune, Ctm e Parkar

 

Tolleranza zero, si parte oggi da San Benedetto



 

Si sono messi in tre per educare gli indisciplinati automobilisti cagliaritani. Un patto di ferro tra Ctm, Parkar e Polizia municipale per liberare le strade e rendere la viabilità scorrevole e ben più sicura, senza auto in doppia fila, senza macchine lasciate in sosta selvaggia di volta in volta sulle strisce pedonali, sulle corsie preferenziali, sulle fermate degli autobus. Un'abitudine sin troppo diffusa che non solo crea disordini e ingorghi ma si è resa responsabile, negli anni, di tanti, troppo incidenti. «Il settanta per cento di tutti i sinistri che avvengono in città - ha ricordato l'assessore alla Mobilità, Mauro Coni - è dovuto alla scarsa visibilità provocata dalle vetture lasciate appunto in doppia fila, addirittura nei pressi di incroci o delle fermate del pullman. Le vittime in primo luogo i pedoni e i motociclisti, e qualche volta c'è scappato pure il morto».
IN CAMPO Da oggi, dunque, si cambia. Clear the way , come è stata ribattezzata da Comune, Ctm e Parkar, non sarà soltanto una campagna amica , un progetto informativo e pedagogico, ma avrà inevitabilmente una seconda faccia, di sicuro molto meno tollerante: il momento repressivo per mettere fine alle illegalità diffuse. E allora, per gli indisciplinati, scatteranno, pesanti, le sanzioni. Come ha ricordato il comandate della Polizia municipale, Mario Delogu, che pur rimarcando con forza l'anima nobile dell'iniziativa, non ha dimenticato di avvertire gli automobilisti con i numeri. Sosta in doppia fila 41 euro ridotta del 30 per cento. Sosta nelle fermate dei mezzi pubblici 84 euro ridotta del 30 per cento ma con due punti in meno sulla patente. E ancora 84 euro e meno due punti per chi lascia l'auto in sosta sulle corsie dei mezzi pubblici. Ancora guai. Per chi parcheggia la moto nelle corsie dei mezzi pubblici, la sanzione arriva a 40 euro, ridotta del 30 per cento e due punti in meno sulla patente. Ottanta euro (-30 per cento) per chi invece è sorpreso a viaggiare lungo le corsie di pullman e taxi.
IL VIA La sperimentazione comincerà oggi nella zona di San Benedetto, dove sarà un sabato davvero speciale per chi sceglierà di infischiarsene di regole e doveri. Tolleranza zero per quel ricorrente «un minutino» troppe volte utilizzato dagli automobilisti cagliaritani per giustificare le fermate irregolari. Il via alle 8 del mattino e fino alle dieci. Poi di nuovo da mezzogiorno alle 13. «Avrà carattere informativo e di sensibilizzazione», si sono affrettati a ribadire l'assessore Coni, il comandante Delogu, il direttore del Ctm Ezio Castagna, il dirigente del settore pianificazione del Ctm, Proto Tilocca, e il presidente della commissione consiliare Guido Portoghese. Ma stamani, c'è da scommetterci, di multe ne scatteranno parecchie se è vero, come è vero, che intorno al mercato, in barba ai tanti parcheggi disponibili, la prevalenza dei furbetti è di casa. «Furbi neppure tanto - ha ricordato Castagna - se per un'ora di sosta a pagamento si paga 80 centesimi e per una sosta selvaggia se ne rischiano ottantaquattro».
I RISCHI Non solo. Il rischio, in caso di contributo all'incidente, è altissimo anche dal punto di vista penale. «In una città del nord - ha ricordato Portoghese - una donna è stata condannata per concorso in omicidio per aver lasciato l'auto in doppia fila e reso la visuale precaria favorendo così la tragedia». Un motivo in più, insomma, per evitare soste selvagge e pericolose.
Il progetto durerà un intero anno. Cinque i giorni al mese interessati dalla campagna che sarà affidata, concretamente, ad una task force composta da vigili urbani, ausiliari della sosta di Parkar e ausiliari del traffico di Ctm.
Andrea Piras


Le strategie

Dodici mesi
di lavoro
per una città
“scorrevole”

Un anno per convincere anche i più testardi, dodici mesi per cambiare la mentalità dei resistenti a oltranza e rendere la città più vivibile. Libera, appunto, dalla lunga mano del traffico selvaggio.
Il gruppo di lavoro composto da vigili urbani e ausiliari del traffico e della sosta si riunirà ogni settimana per definire zone, strade e orari di controllo. Due le tipologie stabilite per le verifiche. La prima, legata alle ore di punta, ha tre distinti momenti: dalle 8 alle 10, da 12 alle 12,30, dalle 18 alle 20. La seconda alle cosiddette ore “di morbida”: dalle 11 alle 12, dalle 16 alla 18. Per la scelta si è utilizzato un criterio che tenga conto di strade a scorrimento interquartiere, aree ad alta densità commerciale, zone a elevato interesse, zone minori. Il Ctm analizzerà dati e indicatori come code, rallentamenti, ingorghi e in particolare il “parametro perditempo”, cioè la differenza tra il tempo impiegato per percorrere un itinerario senza traffico e il tempo reale, quello impiegato tenendo conto delle variabili più o meno impazzite come le macchine lungo le corsie. Non è poi detto, individuato il responsabile dei forti ritardi, che il Ctm non decida di procedere anche legalmente. Una batosta in più oltre le sanzioni e i punti sulla patente. «Sia chiaro - ha detto il direttore Castagna - si potevano scegliere altre soluzioni. Per esempio come quella adottata a Milano, dove un'auto della Polizia municipale dotata di telecamera percorre le strade trafficate inchiodando con le riprese i responsabili delle soste selvagge. Noi abbiamo scelto un rapporto meno severo e molto più soft con i cittadini». (a. pi.)