Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Vinta la prima battaglia contro le auto in sosta vietata

Fonte: L'Unione Sarda
3 giugno 2014


Operazione Clear the way: 12 multe nella zona del mercato di San Benedetto

 


Molta tolleranza e tanta pazienza. Il piccolo esercito di vigili urbani e ausiliari della sosta che ieri a San Benedetto hanno messo in atto il progetto contro la sosta selvaggia, hanno tenuto lontane le mani dal blocchetto delle contravvenzioni. Lotta ai maleducati. È questo l'obiettivo di Clear the way , l'iniziativa promossa da Comune, Ctm e Parkar che ha lo scopo di educare gli automobilisti a un comportamento più civile, evitando di lasciare l'auto in doppia fila, davanti ai cassonetti o nelle corsie riservate ai bus.
AL MERCATO La prima tappa del progetto al mercato di San Benedetto, dalle 8 alle 10 e dalle 12 alle 13. A dir la verità, l'iniziativa è partita in sordina. «Tolleranza zero?», rispondono sorpresi due agenti della municipale in via Pacinotti. «Nessuno ci ha detto niente». Non è un problema visto che il traffico è ancora scorrevole. Le cose cambiano verso le 11 quando il traffico si fa più intenso e tre vigili urbani, tre ausiliari del traffico del Ctm e 7 ausiliari della sosta di Parkar percorrono senza sosta il perimetro del mercato. Una lotta impari, visto che di fronte ai bar, alle pasticcerie e ai panifici sparsi tra via Pacinotti, via Tiziano e via Cocco Ortu le auto sostano anche in tripla fila. «Abbiamo curato l'attività di prevenzione», afferma Mario Delogu, comandante della Polizia municipale. «Non ci sono più scuse, i parcheggi ci sono, devono solo essere utilizzati». Suggerimento preso al volo dagli automobilisti, visto che quello all'angolo con via Bacaredda era completo già dalle 10, mentre al parco della Musica, alle 11,40, erano disponibili 78 posti su 350.
IL COMMENTO «Il concetto del rispetto delle regole è sacrosanto, quello di fluidificazione del traffico di attraversamento deve tener conto delle priorità e delle motivazioni, di lavoro, studio, svago di coloro che vivono e le vie e i quartieri della città», afferma Francesco Sechi, ingegnere trasportista cagliaritano che sta realizzando piani di mobilità nelle megalopoli della Russia. «Un'auto parcheggiata da una mamma che porta i bambini a scuola non è uguale a quella di una persona che sta prendendo un caffè. Se le vie e i quartieri nel loro complesso di accessibilità, e funzioni, non incontrano le priorità dei cittadini, questi ultimi cambieranno destinazione e le vie e i quartieri si impoveriscono. Se questo intervento è inserito in un piano più complesso di mobilità, accessibilità e visione di sviluppo economico di vie e quartieri, ben venga. Se si limita al concetto di fluidificazione del traffico di attraversamento occorre sapere che, le vie e i quartieri non sono interessati ad essere attraversati ma ad essere vissuti».
Andrea Artizzu