Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il paradiso dei maxi yacht

Fonte: L'Unione Sarda
30 maggio 2014


PORTO.

La società vuole realizzare un polo per imbarcazioni di lusso

Il molo Ichnusa è stato affidato a imprenditori sardi


Una passeggiata grigia e deserta. A parte qualche pescatore occasionale. Un inno alla desolazione, il Molo Ichnusa. Ancora per poco. Si è conclusa nei giorni scorsi, con l'apertura dei plichi e l'aggiudicazione per 25 anni, la sofferta gara riguardante la concessione degli spazi a terra e mare e dell'ex terminal crociere, per la realizzazione di una base per maxi yacht.
LA GARA A spuntarla sui tre candidati, la società Ichnusa Marinas srl, che rappresenta un gruppo di imprenditori del centro e sud Sardegna. Non tutti con esperienze nel comparto nautico, ma uniti dalla passione e dal gusto della sfida. La loro proposta è passata con 98 punti su 100, di cui 68 per la proposta tecnica, 30 per il prezzo offerto, pari a un rialzo del 51% sul canone di base. Un successo a prescindere, per un angolo di porto tormentato. Naufragata l'ipotesi di destinarlo alle navi da crociera, anni fa era fallita una prima gara, andata deserta. «Invece noi ci proviamo, perché amiamo Cagliari e crediamo possa diventare un polo d'attrazione anche per le imbarcazioni di lusso». È agguerrito, Andrea Soddu, presidente del consiglio di amministrazione della ditta vincitrice, «stiamo lavorando con grande umiltà, ma anche con l'apporto di figure e gruppi di livello internazionale».
IL PROGETTO Ventiquattro maxi yacht a vela e motore dai 40 fino ai 100 metri di lunghezza: questa la flotta che potranno accogliere la banchina Ichnusa e quella di testata. «Gradualmente», precisa Soddu, «le prime imbarcazioni potrebbero arrivare già nel 2015, dopo i lavori di riqualificazione dell'area». Ovvero, la preparazione degli ormeggi, l'aumento del voltaggio, la ristrutturazione del terminal che dovrà accogliere i servizi. Servizi di qualità, impeccabili come vuole un target di armatori che non bada a spese. «Sarà quello il valore aggiunto dell'offerta cagliaritana, insieme all'accoglienza e alle infrastrutture portuali», aggiunge Soddu, che ipotizza «quindici, diciotto posti di lavoro a regime, per cominciare, oltre al coinvolgimento di ditte locali per la prima fase di recupero e messa a nuovo del molo».
GLI SPAZI La concessione riguarda 2130 metri quadrati di locali all'interno del terminal, 3385 di piazza interna più marciapiedi, 1800 di aree di pertinenza. A disposizione la banchina Ichnusa (247 per 12), la banchina di testata (85 per 16), specchi d'acqua per oltre 35mila metri quadrati e un'area adibita a parcheggi di 325 metri quadrati.
Clara Mulas