Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cercansi case a basso costo

Fonte: L'Unione Sarda
29 maggio 2014

EDILIZIA.

Tra 10 anni in Sardegna ci saranno 32.000 nuclei familiari in più

Aumenta la domanda di alloggi per le fasce deboli Troppe persone, poche case. Tra 10 anni, in Sardegna, ci saranno 32 mila famiglie in più (circa tremila all'anno). La crescita più marcata è attesa in Gallura, con un aumento di oltre 6.400 famiglie, il 9% della popolazione del 2013, quasi il doppio della media regionale. Una dinamica positiva si misura anche in provincia di Sassari, mentre risulta nulla la crescita nel Medio Campidano e marginale nel Nuorese e nel Sulcis-Iglesiente.
I REDDITI Molte di queste famiglie apparterranno a fasce deboli, con un reddito inferiore ai 18 mila euro annui. E per loro sarà un'impresa trovare una casa. Questa proiezione - sottolineata da uno studio della Cna Sardegna - mette in evidenza «la necessità che la Regione rilanci per tempo un adeguato programma di edilizia pubblica e convenzionata nelle principali aree urbane», come sottolineano Francesco Porcu e Mauro Zanda, segretario regionale della Cna sarda e presidente della Cna costruzioni.
LO STUDIO In base allo studio della Cna, in Sardegna risiedono 771.494 famiglie (1,634 milioni abitanti). Oltre il 55% vive nelle province di Cagliari e Sassari e un altro 10% nella provincia di Olbia-Tempio. Solo nel 24% dei casi la persona di riferimento del nucleo familiare ha meno di 45 anni, una percentuale che sale al 27% in Gallura e scende a meno del 20% nell'Oristanese. Si tratta di percentuali inferiori rispetto alle medie nazionali (intorno al 26%), a confermare la tendenza all'invecchiamento strutturale della popolazione, accentuato in alcune realtà locali, specialmente dell'entroterra. Nella provincia di Oristano, quasi il 41% delle famiglie fa riferimento a una persona con più di 64 anni. Il 22% delle famiglie sarde, 158 mila, ha un reddito netto inferiore a 18,2 mila euro (incluso il reddito derivante dal possesso dell'abitazione di residenza). Il 47% non raggiunge i 25,5 mila euro. Solo il 13,8% delle famiglie nel 2013 ha registrato un reddito superiore a 48 mila euro, in linea con il dato complessivo del Mezzogiorno, ma molto indietro rispetto al 24% di famiglie nel Centro-Nord.
LA STRATEGIA «Il mercato immobiliare della prima casa presenta in Sardegna caratteristiche peculiari rispetto al resto d'Europa», osservano Porcu e Zanda. «Un'alta percentuale di prime case in proprietà, una bassa di case popolari, affitti elevati e una fascia intermedia di popolazione esclusa dai benefici dell'edilizia pubblica e dal mercato dell'affitto. La crisi economica, l'allungamento della vita media, il precariato giovanile e nuovi stili di vita (single, separati) tendono ad ampliare questa fascia intermedia. È necessario collegare questi nuovi bisogni a una nuova politica che rilanci l'edilizia pubblica e l'housing sociale».
Lanfranco Olivieri