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Tirrenia, sì al nuovo piano industriale. Ridotti i collegamenti Cagliari-Civitavecchia

Fonte: web SardegnaOggi.it
22 maggio 2014

 

 

Tirrenia, sì al nuovo piano industriale. Ridotti i collegamenti Cagliari-Civitavecchia
Via libera dal Consiglio di amministrazione al nuovo piano industriale della Tirrenia. Soddisfazione da parte dell'amministratore delegato Ettore Morace. Ma è scontro nel Cda. Moby, che fa parte della Cin, attacca: "Ridotti i collegamenti da Civitavecchia a Cagliari".

CAGLIARI - Acque agitate, è il caso di dirlo, attorno alla Tirrenia. Il Cda della Compagnia Italiana di Navigazione (Cin) che attualmente possiede la flotta navale ieri ha approvato il nuovo piano industriale della società.

"Il nuovo Piano - si legge in una nota diffusa - tiene conto del mutato contesto di mercato ed economico-finanziario, ma anche degli importanti investimenti sulla flotta e del posizionamento commerciale che sono stati già realizzati e che proseguiranno, sempre nella prospettiva di assicurare la migliore continuità territoriale alla Sardegna e delle altre Isole.  E' stata inoltre salvaguardata l’esigenza, fortemente rappresentata a tutti i livelli, affinché i prezzi dei collegamenti da e verso la Sardegna tenessero conto del grave momento economico-finanziario. Si tratta, peraltro, di esigenze che Tirrenia ha da tempo condiviso con la responsabile moratoria delle tariffe merci, posta in essere già dalla scorsa estate" .

TAGLI. Il Piano prevede la "riduzione temporanea (nei soli mesi invernali)" di alcune corse, quelle che hanno avuto un’occupazione media inferiore al 5%. Si tratterebbe della tratta Civitavecchia-Cagliari, come precisa Vincenzo Onorato, armatore di Moby che fa parte di Tirrenia e che tra l'altro sarebbe interessato ad acquisire nuove quote della CIn: "Trovo personalmente irrispettoso dell'intelligenza dei sardi - afferma - parlare di "servire la Sardegna e di miglioramento dei servizi" quando si richiede di ridurre anche, e non solo, i collegamenti da Civitavecchia a Cagliari in una maniera così drastica e radicale. Ciò decreterebbe la fine del porto di Cagliari.  Ribadisco ancora una volta il mio deciso no, in qualità di socio di maggioranza relativa in Cin, a tagli nelle frequenze e nelle destinazioni per la Sardegna e a modifiche così radicali della Convenzione che vanno a solo danno dell'Isola. Risparmi sui costi vanno fatti, ma in altri ambiti e con competenze manageriali”.

L'Ad di Tirrenia, Ettore Morace, ribatte: “Rimane il rammarico per la vivace dialettica tra i soci che di recente caratterizza il dibattito su Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione e per gli attacchi strumentali e pretestuosi che puntualmente vengono sferrati contro la gestione".