Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Una porta per il mercato Ue»

Fonte: L'Unione Sarda
21 maggio 2014


BANDO. La gara per il punto di ispezione frontaliera

 


Il trasloco dei pescherecci, i lavori al porto canale, la gestione del molo Ichnusa. E non è tutto: ora che il piano regolatore del porto è stato riapprovato, entro il mese l'Autorità portuale conta di bandire la gara per l'affidamento in gestione del punto di ispezione frontaliera. Potranno partecipare sia enti pubblici che privati. Con l'entrata in funzione della nuova struttura, al porto canale, Cagliari diventerebbe una porta d'accesso ai mercati nazionale e comunitario per merci di provenienza extra europea.
«Facciamo un esempio», spiega il comandante Di Marco: «Arriva un carico di carne dall'Uruguay. Chi la ispeziona? Chi verifica che la merce corrisponda ai nostri parametri di legge? Il punto di ispezione frontaliera, il Pif. Oggi il più vicino è a Livorno: qui sbarcano i grossi quantitativi di merce, che poi vengono divisi, caricati su navi più piccole, i feeder , e distribuito per i porti di destinazione. Aprire un Pif a Cagliari significherebbe attirare qua in pianta stabile i feeder , con tutto ciò che comporterebbe. Pensiamo anche a possibili ricadute positive: la merce, arrivando direttamente qua, salterebbe un passaggio e, in teoria, dovrebbe costare di meno. Cagliari diventerebbe una porta d'accesso non solo al mercato italiano ma comunitario. Oggi lo fanno, oltre a Livorno, Valencia e Barcellona: loro lavorano alla grande. Perché non farlo anche noi?»
L'impianto, al porto canale, è già pronto: un capannone dotato di celle frigorifere. «Naturalmente dovrà essere implementato dal gestore», avvisa Di Marco.  (m. n.)
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