Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Villanova, via ai lavori per i sottoservizi

Fonte: L'Unione Sarda
12 gennaio 2009

Saranno rifatte la rete idrica, fognaria, del gas, l'illuminazione e la pavimentazione

Da ieri chiusa via San Giacomo: stop ai cantieri tra 18 mesi

Da ieri in via San Giacomo sono comparsi i cartelli di divieto di transito e sosta. È l'annuncio ufficiale del via ai lavori.
Si inizia in ritardo di un anno, ma questa, ormai, è la prassi nelle pubbliche amministrazioni. Intanto si inizia. E a Villanova, quartiere friabile come i biscotti del Mulino Bianco, qualcuno brinda.
SUBITO VIA SAN GIACOMO Da ieri in via San Giacomo sono comparsi i cartelli di divieto di transito e sosta. È l'annuncio ufficiale del via ai lavori per il rifacimento dei sottoservizi (rete idrica, fognaria, del gas), dell'illuminazione (in ghisa, come nei centri storici che si rispettino) e della pavimentazione (come quelle di Castello e Marina).
DIVIETO DI TRANSITO E SOSTA Si inizia da lì e, come recita una nota dell'ufficio stampa del Comune, «l'accesso è consentito solo ai residenti e nell'omonimo vicolo viene istituito il senso unico con direzione via San Giacomo - via Piccioni». Dunque attenzione, perché il carro-attrezzi è in agguato: rimozione forzata (sino al prossimo 15 febbraio, salvo imprevisti) in vico San Giacomo, su entrambi i lati; via Piccioni all'altezza dell'incrocio con vico San Giacomo; via Sulis su entrambi i lati; piazza San Giacomo sul lato del muraglione; via XXIV maggio sul lato sinistro dell'attuale direzione di marcia; piazza San Domenico in corrispondenza dell'area di cantiere.
IL PROGRAMMA Il programma dei lavori prevede che dopo via San Giacomo, il cantiere prosegua in via Piccioni e successivamente in via San Giovanni e via Sulis e che tutto questo finisca tra 18 mesi, cioè entro giugno 2010. L'impresa che si è aggiudicata l'appalto da 4,7 milioni di euro (3,7 del Comune, 1 della Regione) - la Isof di Quartucciu - in questo senso darebbe garanzie, avendo già realizzato, nei tempi e nei modi previsti, lavori simili a Marina e Castello. Una sottolineatura importante, quella su serietà e puntualità, merce rara in una città dove un'alta percentuale di appaltatori è entrata in crisi lasciando i lavori a metà, interrompendoli o ritardandoli notevolmente.
IL DILEMMA DEI CROLLI Dunque è probabile che tra un anno e mezzo Villanova abbia un apparato circolatorio efficiente, per usare un paragone sanitario. La domanda è: il restyling del sottosuolo scongiurerà i crolli che hanno tolto il sonno ai residenti? Raffaele Lorrai, assessore ai Lavori pubblici, garantisce di sì. «Le indagini geognostiche ci hanno rivelato che le cause dei crolli sono state le perdite nella rete idrica. Nessuna cavità sotterranea è stata individuata. Tuttavia se durante gli scavi troveremo altri elementi che modifichino questa nostra convinzione interverremo».
GEOLOGI SCETTICI La tesi di Lorrai negli ultimi anni sono state messe in discussione da alcuni geologi dell'università, secondo i quali sotto il quartiere, costruito su un colle terrazzato, scorrono sorgenti sotterranee che, anche a causa degli scavi dei palazzi, rendono il quartiere insicuro. (f. ma.)

10/01/2009