Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stadio , il Cagliari disperato

Fonte: L'Unione Sarda
8 maggio 2014


Entro il 20 giugno deve essere indicato l'impianto per la prossima stagione

 

La Figc: capienza minima 16 mila spettatori



Il Sant'Elia dovrà contenere come minimo 16 mila spettatori. Mentre in città si attende lo sbarco dell'architetto statunitense Dan Meis, che sarà oggi a Roma e domani a Cagliari, la Federcalcio ha fissato i criteri sulla capienza per gli impianti di Serie A della prossima stagione. Non ci sono sorprese ma soprattutto, c'è la conferma relativa al numero minimo di spettatori richiesto.
LE NORME Al punto 15 del comunicato federale, si legge: «La capienza minima dello stadio deve essere di 20 mila posti, tutti dotati di sedute individuali conformi a quanto previsto dall'articolo 16». E sulla capienza minima, si specifica: «Salvo deroghe, anche condizionate, concesse dal Consiglio di Lega per: a) stadi dichiarati agibili per almeno 16 mila posti; b) stadi sottoposti a interventi di ammodernamento/ristrutturazione/ampliamento sulla base di un progetto già approvato dalla competente Commissione provinciale di vigilanza che preveda una capienza a regime di almeno 16 mila posti da realizzarsi entro l'inizio della terza stagione successiva alla 2014/2015».
A oggi, quindi, il Cagliari Calcio non potrebbe indicare il Sant'Elia nel modulo di iscrizione al prossimo campionato - da chiudere entro il prossimo 20 giugno - dato che lo stesso stadio ha una capienza di poco meno di 5 mila posti. Ecco perché da viale La Playa, se non si troverà il modo di raggiungere la capienza minima richiesta dalla Federcalcio, potrebbero essere indicate, anche in questo caso con una deroga per giocare in trasferta, le sedi alternative di Modena (stadio Alberto Braglia, capienza 21.151 spettatori) o Monza (Brianteo, 18.568 spettatori).
È una lotta contro il tempo, con un Massimo Cellino sempre più attento alle grane da risolvere sul fronte Leeds. Oltre ai 25 milioni di sterline necessari per il riacquisto di Elland Road, lo stadio dello United, nei giorni scorsi al bipresidente di bianchi e rossoblù è arrivata anche un'ingiunzione di pagamento da parte dell'ex socio dello stesso Cellino al momento dell'acquisto del club dello Yorkshire, David Haigh, in qualità di proprietario della Sport Capital. Haigh chiede al patron sardo il saldo del debito di circa un milione di sterline entro un mese.
Problemi che richiedono grande attenzione e forte liquidità, grane che potrebbero convincere lo stesso Cellino ad accelerare le pratiche per la cessione del Cagliari. I dirigenti del fondo americano premono e chiedono di poter avere il prima possibile un incontro col patron rossoblù, per discutere dell'acquisto del club. Anche perché Dan Meis, nell'incontro di domani col sindaco Zedda in via Roma, parlerà del progetto dell'impianto che sarà, ma potrebbe presentare anche un progetto per l'immediato, da attuare, naturalmente, in caso di passaggio di consegne del club da Cellino al fondo di investimento statunitense.
Ipotesi, probabili, ma sempre ipotesi. La realtà è quella di un club con poche prospettive sul fronte impianto: per il prossimo campionato, il Cagliari potrebbe vivere una nuova stagione in trasferta continua, come lo scorso anno, dopo il fallimento dell'operazione Is Arenas. Una corsa contro il tempo, da qui al 20 giugno, per avere uno stadio da Serie A.
Alberto Masu