Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Zedda fa ostruzionismo»

Fonte: L'Unione Sarda
29 aprile 2014


Sotto accusa la mancata firma sul contratto di Mauro Meli come nuovo sovrintendente

 

Teatro Lirico, esposto in Procura di tre componenti del cda

 


La richiesta di rinvio a giudizio per il sindaco Massimo Zedda - accusato di due abusi d'ufficio - è stata inoltrata già lo scorso 19 marzo, eppure la vicenda penale sulla nomina di Marcella Crivellenti a sovrintendente del Teatro Lirico pare non avere fine. Ieri il pubblico ministero Giangiacomo Pilia ha ricevuto in ufficio tre persone e un nuovo esposto su quanto accaduto nella Fondazione nell'ultimo mese. Un presunto ostruzionismo del primo cittadino nel regolarizzare la posizione di Mauro Meli quale nuovo sovrintendente (e anche direttore artistico), carica deliberata dal consiglio di amministrazione dell'ente nei mesi scorsi dopo che il Tar, a novembre, aveva dichiarato illegittimo l'incarico dato a chi l'aveva preceduto. «La delibera è immediatamente esecutiva, ma è il presidente che deve firmare il contratto e ancora non lo ha fatto». Un'accusa neanche tanto velata di omissione di atti d'ufficio ora all'attenzione del pm.
TESTIMONI A depositare le memorie e descrivere l'attuale situazione sono stati Gualtiero Cualbu, Giorgio Baggiani e Giovanni Follesa, tre dei cinque componenti del cda del Teatro (gli altri sono proprio Zedda e Mario Marchetti). Dalle 11,30 alle 12 hanno parlato dell'atteggiamento del sindaco il quale farebbe di tutto «per non rendere operativa la carica» di Meli cercando anzi di inserire nuovamente in organico la Crivellenti. Passo che potrebbe essere legato alle recenti richieste della donna: «Vi invito immediatamente», aveva scritto a fine marzo ai membri della Fondazione, «a disporre la mia reintegrazione nelle mansioni e nella retribuzione assegnate e godute al momento della cessazione del rapporto di lavoro e al contempo, reitero la messa a disposizione della mia prestazione lavorativa». La manager aveva insistito per ottenere «il risarcimento dei danni conseguenti alla risoluzione» ma anche i contributi e le retribuzioni «non percepiti e dovuti, connessi all'incarico conferitomi e all'attività lavorativa svolta».
LE ACCUSE Ma proprio quella nomina, pretesa dopo aver scartato una manifestazione di interesse pubblico e i 44 curricula di chi voleva concorrere per quel posto, è costata l'accusa di abuso d'ufficio al sindaco (come anche la sostituzione nel cda di Baggiani, nominato dal sindaco Emilio Floris, con un'altra persona). Perché insistere dunque? «Perché conoscevo la Crivellenti e sapevo essere idonea», aveva detto Zedda in uno degli interrogatori col pm, l'incarico era arrivato per «tenere sotto controllo le spese» dell'ente, in passato finite in rosso (leggi Meli), «e le spese infatti si sono ridotte».
I FONDI Ma i tre testimoni avrebbero parlato anche della gestione finanziaria di Crivellenti dandone un giudizio negativo per rivalutare invece quella passata di Meli, i cui “buchi” in bilancio sarebbero stati provocati dal mancato arrivo di fondi Por (milioni) dalla Regione: finanziamento che poi il Consiglio di Stato aveva ritenuto legittimo e che adesso Zedda, secondo il resoconto di ieri, non avrebbe fretta di intascare. Questo, secondo l'accusa, per non far firmare il contratto a Meli, osteggiato dal sindaco, arrivare alla scadenza del cda (settembre) e azzerare tutto. Valuterà il pm.
Andrea Manunza