Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lirico: contratti al pm

Fonte: L'Unione Sarda
29 aprile 2014


Nel mirino le richieste economiche del sovrintendente Mauro Meli

 

La segnalazione del sindaco alla Corte dei Conti

 



Il neo sovrintendente del Teatro Lirico, Mauro Meli, è ancora formalmente privo di contratto eppure in questi pochi mesi di gestione (seguiti a quelli problematici di Marcella Crivellenti) si è dato da fare. Ha siglato quattordici rapporti di lavoro a termine, per due dei quali è previsto un esborso complessivo di 90 mila euro, ha chiesto di ricoprire anche la carica di direttore artistico chiedendo 60 mila euro di onorario oltre i 120 mila già previsti e avrebbe inserito nel bilancio 2014 contributi regionali per 9 milioni anche se, sostengono i suoi avversari, saranno meno di cinque. Iniziative che hanno spinto il sindaco Massimo Zedda a prendere il contratto per il sovrintendente, firmarlo, spedirlo a Meli per la sottoscrizione (non avvenuta) e poi inviarlo alla Procura della Corte dei Conti «per un accertamento sulla correttezza amministrativo contabile in particolare del compenso aggiuntivo che il cda mi richiede di prevedere». Cioè i 60 mila euro.
IN PROCURA È la nuova lite legale esplosa in un consiglio di amministrazione della Fondazione spaccato a metà. Una diatriba venuta alla luce, non a caso, all'indomani della visita che tre suoi componenti (Gualtiero Cualbu, Giovanni Follesa e Giorgio Baggiani) hanno fatto al pm Giangiacomo Pilia, il quale di recente ha chiesto il rinvio a giudizio del sindaco per l'abuso d'ufficio legato alla nomina di Crivellenti (presa scartando la manifestazione di interesse voluta da lui stesso) e per la sostituzione di uno del membri del cda. I tre hanno riferito dell'ostruzionismo del primo cittadino nel regolarizzare la posizione di Meli e, dunque, di una sua possibile omissione di atti d'ufficio. La replica non si è fatta attendere.
LA REPLICA Zedda in una serie di carte spiega che «a termini di statuto il direttore artistico è un mero consulente del sovrintendente» il quale può «farsi carico anche di queste funzioni» senza che questo però «possa comportare un compenso aggiuntivo». Limite sancito dalla legge, che «in ambito pubblico postula l'onnicomprensività del trattamento economico». Cioè: non si possono superare i 120 mila euro. Per questo Zedda, come spiega il 7 aprile nella lettera al cda del Lirico (il 2 era stato deciso, con voto contrario suo, di Mario Marchetti e di Susanna Pasticci, di affidare a Meli anche l'incarico di direttore artistico e quindi i 60 mila euro), non era «nelle condizioni di sottoscrivere alcun contratto diverso da quello da me trasmesso al Maestro Meli il 31 marzo». Da sovrintendente. Poi la decisione di inviare tutto alla Corte dei Conti, anche la lista di assunzioni a termine. Tra esse, quelle fino a dicembre (ma il cda dovrebbe scadere a settembre) dell'attuale consigliere della municipalità a Pirri Loredana Lai (all'ufficio economato) e di Marco Benoni ed Elena Rizzo (all'ufficio sovrintendenza), i quali saranno retribuiti rispettivamente con 40 mila e 50 mila euro.
Andrea Manunza