Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un'estate senza ombra?

Fonte: L'Unione Sarda
22 aprile 2014

L'assessore Frau garantisce: cresceranno presto, potatura necessaria

Tagliate le grandi chiome dei ficus di Terrapieno  


Uno, due, dieci: in una mattinata sono sparite le chiome dei ficus retusa che costeggiavano il giardino sotto le mura, inaugurato e restituito alla città poche settimane fa. Poi la stessa sorte è toccata agli alberi del Terrapieno, qualche metro più in là, davanti all'ingresso del parcheggio multipiano.
Un taglio netto, deciso dal servizio Verde pubblico del Comune e che in passato ha creato più di una polemica. Sia sotto il Bastione di Saint Remy che in altre zone della città, come via Dante e viale Trieste. O come quando sono state potate le jacarande nel largo Carlo Felice, proprio nel periodo in cui di solito fioriscono, regalando immagini uniche ai cagliaritani e ai turisti.
Rispetto al passato il taglio è stato meno drastico: parola dell'assessore all'Urbanistica e Verde Paolo Frau: «Non si tratta di una capitozzatura, come è successo qualche anno fa, ma di una potatura molto più leggera. Gli alberi ne avevano bisogno».
Ma se il bicchiere mezzo pieno è rappresentato dalla maggior visibilità dell'ex vivaio del Terrapieno, ora trasformato in giardino, quello mezzo vuoto è senz'altro la mancanza d'ombra proprio tra la primavera e l'estate, nel momento in cui servirebbe. Anche sotto questo aspetto l'assessore Frau assicura: «Sono piante grandi e sono state potate in modo che la chioma ricresca in poco tempo e meglio. Quando ci sarà necessità dell'ombra, le chiome ci saranno di nuovo. Tanti cittadini ci hanno chiesto di ridurre le chiome di quegli alberi. Se non lo avessimo fatto, magari sarebbero stati loro a lamentarsi».
Nei prossimi giorni gli operai incaricati dal Comune continueranno a potare gli alberi della città. Verrà completato il lavoro nel Terrapieno, dove si interverrà sul lato di piazza Marghinotti e via San Saturnino. Poi si proseguirà nelle altre zone della città.
Routine, a guardare la cronaca degli ultimi anni. Come nei mesi di maggio e giugno di tre anni fa, quando vennero potate le jacarande proprio nel periodo in cui le piante producono i loro bellissimi fiori tra il blu e il violaceo. Si creò una polemica così diffusa che il dirigente del servizio Verde pubblico del Comune, Claudio Papoff, decise di preparare una nota ufficiale per spiegare ai cittadini perché da alcuni mesi gli alberi che popolano alcuni dei viali più importanti della città, dalle jacarande ai ficus, erano stati completamente sfrondati.
Tra i motivi, quello delle «cattive condizioni di salute» degli alberi, che col vento forte potrebbero portare alla caduta di qualche ramo. Nel caso dei ficus, ad esempio, si decide la potatura in certi periodi per ridurre la caduta delle bacche in autunno. Quando insieme alla pioggia possono dare problemi al traffico.
In quel documento, riferito agli alberi di viale Trieste, veniva spiegato: «Il tipo di potatura è legato a questioni di sicurezza stradale per ottenere nel tempo una chioma più contenuta con una decisa riduzione» delle bacche.
C'è poi un secondo motivo, «è di sicurezza igienico-sanitaria e serve a garantire un sufficiente passaggio della luce solare e artificiale e che riduca la possibilità di stazionamento di fauna poco gradita, come storni, piccioni e, ultimamente, anche topi». Condizioni che non sono cambiate rispetto a tre anni fa. Quindi ecco le nuove potature.
L'ombra? Tornerà anche quella, garantiscono in Comune.
Michele Ruffi