Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Festival di Sant’Efisio Tra Mozart e Barocco anche le voci dell’isola

Fonte: La Nuova Sardegna
18 aprile 2014


Dal 24 aprile all’11 maggio un folto calendario di eventi
E il Lirico conquista 6.300 abbonamenti alla Stagione


 


di Walter Porcedda

CAGLIARI Quota 6300. Tanti sono gli abbonati della stagione di opera e balletto del teatro Lirico di Cagliari. Erano 4800 l’anno scorso. Cioè il 30 per cento in più. Conquistati in poco tempo grazie a un cartellone di respiro. E la prevendita non è ancora terminata. Anche perchè fino al 4 maggio c’è ancora tempo per far salire più su l’asticella (l’obiettivo sarebbe di arrivare a 7200). Un record storico come incremento, ha ricordato ieri il Soprintendente Mauro Meli, presentando il festival di Sant’Efisio. «Felici ed orgogliosi per aver ripreso gli abbonati storici e averne conquistato di nuovi» ha detto Meli e tra questi «i più giovani e i ragazzi» ricordando il successo registrato dall’iniziativa con le riduzioni delle opere curate da Massimiliano Medda. «Questo è un teatro povero ma sano. Tutto quello che stiamo facendo è finalizzato all’incremento di biglietteria». A questo proposito Meli ha lanciato l’appello ai soci «di essere puntuali nel versare le proprie quote anche perchè poi è facile dire che il Teatro Lirico è spendaccione e fa i buchi... I soci si devono mettere nell’ottica giusta di dare i denari al teatro quando occorre. Non un anno dopo. Il comune di Cagliari ad esempio non ci ha dato ancora un euro del contributo 2013 (oltre 2 milioni ndr) Non voglio polemizzare ma quei soldi chiesti in prestito a una banca fanno lievitare interessi. Basterebbe un po’ di buona volontà». Una dote che sembra latitare però. Ai buoni risultati non pare corrispondere infatti grande attenzione dall’amministrazione comunale che parrebbe addirittura snobbare l’istituzione. Anche ieri come in altre occasioni precedenti era assente il Sindaco. Un fatto che alcuni osservatori leggono come incomprensibile snobbismo. In ogni caso poco leggibile nei suoi retroscena (si aggiunga infine che Meli allo stato attuale non ha ancora siglato alcun contratto...). E che fa il paio ad esempio con l’esasperante lentezza con cui ancora non si è proceduto all’apertura del nuovo teatro da camera (pronto da tempo, necessita di un collaudo). E veniamo al festival di Sant’Efisio che questo anno giunge alla sua quattordicesima edizione (e per la cronaca fu inventato proprio da Meli), come sempre coincidente tra lirica e musica sinfonica e popolare.

La prima vera novità è che la “Norma” di Bellini, l’opera prodotta dal Lirico e che debutterà giovedì prossimo verrà replicata anche nel giorno del 1 maggio (dal 24 aprile le repliche vanno avanti sino al 4 maggio). La regia dell’opera è firmata dall’inglese Stephen Medcalf mentre a dirigere sarà la prestigiosa bacchetta di Jiulian Kovatchev, proveniente dai Berliner Philarmoniker. La storia d’amoretra la sacerdotessa druidica e il proconsole romano sarà interpretata da Iano Tamar e Daniela Schillacci che si alterneranno con Roberto Aronica e Francesco Anile. Il 2 e 3 maggio è di scena uno specialista di musica barocca come il maestro Filippo Maria Bressan che proporrà il “Concerto n.20 per pianoforte e orchestra” di Mozart. Solista è Roberto Cominati. Dal 2 al 4 maggio da segnalare il gemellaggio con il Teatro di Sardegna. Al Massimo va in scena infatti “Elena” di Euripide con la regia di Guido de Monticelli (sconti incrociati per gli abbonati e gli spettatori dei due teatri). Spazio ai canti e alle voci di Sardegna nel concerto gratuito del 7 maggio alle 20,30, “Boghes” che vedrà in scena alcune delle più prestigiose corali dell’isola e gruppi di tenores. Il 9 e il 10 maggio riflettori su un solista di grande qualità come è il pianista Giuseppe Albanese che con l’Orchestra del Lirico diretta da Marko Letonja, violino solista Gianmaria Melis, proporrà il difficile “Terzo concerto per pianoforte e orchestra” di Prokofiev. Si chiude l’11 maggio, in coincidenza con “Monumenti aperti”: visite guidate al teatro e ai laboratori. Ma la novità è riservata ai più piccoli con un laboratorio curato da Marco Nateri chiamato “Regine, Draghi , Principesse” ispirato a “Il flauto magico” e “Turandot”.