Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La primavera della cultura Tanti appuntamenti nell’isola

Fonte: La Nuova Sardegna
17 aprile 2014


Dal 3 maggio al primo giugno i weekend dedicati alla scoperta del patrimonio
Un’iniziativa di successo esportata quest’anno anche nel paese di Cesare Pavese


 


di Sabrina Zedda wCAGLIARI Tra le novità dell’edizione targata 2014 non potevano mancare i maestosi Giganti di Mont’e Prama, visitabili a Cagliari e a Cabras. Ma ci sono anche le suggestive Rocce rosse di Arbatax e la Chiesa della Santissima Trinità di Saccargia, a Codrongianos. Tutto è ormai pronto per una nuova primavera all’insegna di Monumenti aperti, la manifestazione che per una volta toglie segreti e lucchetti a monumenti, percorsi naturalistici, anfratti storici altrimenti dimenticati, per cinque weekend (dal 3 maggio al 1° giugno) all’insegna della cultura, in versione totalmente gratuita, da un angolo all’altro dell’isola. L’edizione di quest’anno si presenta particolarmente importante per la manifestazione. Innanzitutto perché diventa maggiorenne (la prima edizione si svolse nel 1996) e con l’occasione, per la prima volta, varca i confini della Sardegna per arrivare a Santo Stefano Belbo, paese in provincia di Cuneo in cui, nel 1908, nacque Cesare Pavese. Ancora: secondo gli organizzatori di Imago Mundi, stavolta si supererà il tetto delle 250 mila visite registrate l’anno scorso, per arrivare a contarne addirittura 300 mila. Numeri che sembrano quasi incredibili, e che invece non sono affatto impossibili se sei pensa al robusto cordone di volontari che da sempre dà alla manifestazione la possibilità di andare avanti. «Si tratta di dieci mila volontari di cui il 60 per cento arriva dalle scuole- ricorda il presidente di Imago Mundi, Fabrizio Frongia- E quando si è studenti, raccontare i monumenti diventa il vero gioco». Perché se è vero, osserva Frongia, che la Sardegna non possiede un patrimonio come quello di altre città italiane, è però vero che è interamente percorsa da tracce del passato più remoto (quasi ogni comune ha almeno un nuraghe), chiese antichissime, sprazzi di natura ineguagliabili, che insieme formano una rete di cose tali da meritare una visita e da essere narrate. Stavolta saranno 46 le amministrazioni comunali coinvolte (15 in più rispetto alla passata edizione), sette delle quali partecipano per la prima volta.

Si tratta dei comuni di Codrongianus, Santo Stefano Belbo, San Teodoro, Tortolì-Arbatax, Ozieri, Padria e Gonnosfanadiga. Sarà possibile visitare 600 tra monumenti e percorsi tematici: dalla Chiesa della Venerabile Elisabetta Satta, a Codrongianos, nata nel 1788 e morta in odore di santità, al Tempio di Antas, a Fluminimaggiore. Dal Museo del minatore, a Buggerru, al Museo della Miniera nell’Argentiera, passando per il Centro della documentazione della Sartiglia, a Oristano, sino alle novità di quest’anno, già citate. Tra queste la partecipazione di Santo Stefano Belbo è stata salutata come un grande onore per Monumenti aperti, perché dalla Sardegna è stato ricopiato un modello di buone pratiche: nel paesino piemontese Monumenti aperti si svolgerà (il 24 e 25 maggio) con un programma di visite guidate e iniziative collaterali dedicate a Cesare Pavese e all’alluvione che si abbatté sul territorio nel 1994. Anche per quest’anno Monumenti aperti si è visto confermare il Premio di rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana e, a giorni, dovrebbero arrivare anche i patrocini delle presidenze della Camera e del Senato. «Monumenti Aperti è un momento di incontro ideale tra i due assessorati, Turismo e Cultura, lavoreremo insieme per creare un nuovo modello di sviluppo – ha sottolineato l'assessore regionale al Turismo Francesco Morandi, intervenendo alla presentazione della manifestazione – è importante poi, sviluppare la capacità di raccontare il nostro patrimonio e la nostra identità». Sulla stessa linea l'assessore alla cultura Claudia Firinu: «La sinergia tra istituzioni, scuole, enti e territorio è fondamentale. Gli studenti poi sono chiamati a diventare custodi del nostro grande patrimonio». Unico neo i fondi – la manifestazione è finanziata dalla Regione- che, a causa della crisi, come per il 2013 sono assai esigui: 30 mila euro, contro i 70 mila del 2012 i ben 100 mila del 2011. Il primo appuntamento di Monumenti aperti 2014 è in programma per il week end del 3 e 4 maggio. Seguono i fine settimana del 10 e 11 maggio, del 17 e 18 e del 24 e 25, per finire nella due giorni del 31 maggio e del primo giugno. Tutti i dettagli sono sul sito monumentiaperti.com.