Rassegna Stampa

web cagliaripad.it

Mont'e Prama: l'esercito dei giganti in mostra a Cagliari e Cabras

Fonte: web cagliaripad.it
24 marzo 2014

 

In occasione delle "Giornate FAI di primavera" inaugurate le due esposizioni sulle statue nuragiche rinvenute nel 1974 nella penisola del Sinis

Giacomo Dessì


 

Sono esposti a Cagliari e Cabras i Giganti di Mont’e Prama, statue in pietra di oltre 2 metri d'altezza appartenenti all’ epoca nuragica che prendono il nome dalla località in cui sono stati rinvenuti nel 1974 dagli agricoltori Sisinnio Poddi e Battista Meli. Gli arcieri, i pugilatori e i guerrieri in pietra “sono stati restituiti ai sardi e al mondo intero”, ha affermato Marco Minoja, soprintendente ai beni archeologici di Cagliari e Oristano, definendo l’inaugurazione delle due mostre “una giornata storica”.

I frammenti delle più antiche statue del Mediterraneo occidentale scoperte nella penisola del Sinis sono 5178 e risalgono alla prima età del ferro (IX-VIII secolo a.C.) e richiamano i famosi bronzetti nuragici. Le statue hanno cerchi concentrici come occhi, armature possenti a punta e sono visibili anche in 3D grazie ad un sistema innovativo sviluppato dal CRS4 (Centro ricerca della Sardegna). “Sono la più grande novità dell’archeologia sarda degli ultimi decenni – spiega Alessandro Usai, responsabile scientifico – a Cagliari presentiamo Mont’e Prama nella Sardegna nuragica, a Cabras le statue hanno una visione legata al luogo”.

In occasione delle “Giornate FAI di primavera” – organizzate dal Fondo per l’ambiente italiano - a guidare i visitatori nella Cittadella dei musei a Cagliari gli studenti della scuola media Ugo Foscolo, e, a Cabras nel Museo archeologico “Giovanni Marongiu”, i ragazzi dell’Istituto Comprensivo cittadino.  “Abbiamo cercato di comunicare agli studenti l’eccezionalità del manufatto e dell’espressione artistica della statuaria nuragica antropomorfa, unica nel bacino mediterraneo” ha affermato Rosa Frongia, docente della scuola media cagliaritana che, con la collega Cristina Ledda, ha curato la preparazione degli alunni.

“Circa il 70% dei ragazzi che hanno partecipato in gioventù a iniziative simili opta per un percorso formativo nel settore dei beni culturali” chiosa Monica Stochino, delegato FAI.

Per il Fondo Ambiente Italiano è importante supportare l’azione del Ministero dei Beni Artistici Culturali e la Regione Autonoma della Sardegna che per la prima volta mette in campo un modello di sperimentazione virtuoso che unisce tutela, conversazione dei reperti nei siti e comunicazione del loro importantissimo valore. A rendere onore ai Giganti una grandissima folla di cagliaritani, circa duecento solo nella prima ora di apertura.