Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stipendi in ritardo: nonni-vigile senza soldi

Fonte: L'Unione Sarda
21 marzo 2014

LA PROTESTA. Pensionati, guadagnano 120 euro al mese
 

Col vento o con la pioggia sono lì, berretto calcato sulla testa e pettina fosforescente sopra il giubbotto, a disciplinare il traffico negli attraversamenti pedonali adiacenti alle scuole. Cento nonni vigili, donne e uomini, che dal 2013 non percepiscono un centesimo. Non hanno ricevuto ancora i compensi di gennaio e di febbraio, e anche marzo sta finendo: gli assegni (o il più delle volte i contanti) non vanno mai oltre i 120 euro mensili ma, sommati alla pensione minima che tanti di loro percepiscono, diventano un indispensabile mezzo di sussistenza.
«Chiediamo solo che ci venga dato ciò che ci spetta, così non possiamo più andare avanti». Giovannino Medda, 72 anni d'età (limite oltre il quale non si può più svolgere il servizio) e cinque di esperienza come nonno vigile, parla a nome di tutta la squadra e racconta: «Tutti i giorni prestiamo servizio dalle 8 alle 8:40 e dalle 13:20 alle 13:40, siamo sempre puntuali. Perché non lo sono i pagamenti»? La gestione del servizio nonno vigile, in tutte le scuole elementari e medie della città, è affidata da qualche anno alla Società degli Operai del mutuo soccorso di via XX Settembre: mai un ritardo nei pagamenti, se non di pochissimi giorni. Fino al 2014.
«Questo inconveniente non dipende da noi», spiegano dalla onlus, «ma dal Comune che, per problemi tecnici legati al bilancio, ci ha chiesto di ripresentare tutta la documentazione di dicembre e di gennaio». Stando agli uffici di via XX Settembre il mese di dicembre sarebbe stato anticipato ai nonni coi soldi della onlus, 15 mila euro complessivi (è l'ammontare della spesa mensile per il servizio). «Entro la settimana prossima dovremmo essere in grado di liquidare una parte dei compensi», assicurano.
C'è chi il nonno vigile lo fa per senso civico e passione per i bambini, chi per sfuggire alla solitudine che, soprattutto dopo la perdita del coniuge, e chi, come in alcuni casi, per provare a racimolare qualche euro e usufruire un po' meno dei pasti alla Caritas.
Il compenso è di cinque euro all'ora, due euro e cinquanta all'ingresso di scuola e due e cinquanta all'uscita. Guadagnati e non ancora percepiti.
Michela Seu