Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sant’Elia«scomunicato»dallaLega

Fonte: La Nuova Sardegna
11 marzo 2014

il caso stadio

 

Il Cagliari rischia di non essere iscritto al prossimo campionato

CAGLIARI

Una notizia è certa: se il Sant’Elia non sarà portato a una capienza di almeno sedicimila posti, il Cagliari rischia di non essere iscritto al prossimo campionato di Serie A. La Lega Calcio, nell’ultima riunione (era presente anche Massimo Cellino), ha stabilito i criteri sulle capienze degli impianti. Minimo ventimila spettatori, con deroghe fino a sedicimila. Un messaggio chiaro alla società rossoblù, che rischia di finire la stagione in una struttura che da anni è in condizioni vergognose (l’agibilità è stata concessa solo per cinquemila spettatori) e non si riesce a trovare una soluzione per mettere fine a una situazione che definire grottesca è poco. Intanto ieri una dichiarazione di Giuseppe Farris, consigliere comunale di Forza Italia, ha mandato in fibrillazione i tifosi. «A me risulta che dietro la società americana impegnata a costruire nuovi stadi - ha detto - cia sia proprio Cellino. Un giochino che il presiente ha messo in piedi, vedremo con quali finalità». Una notizia, che se fosse confermata, fortifica il pensiero di chi è convinto che il patron rossoblù non ha nessuna intenzione di cedere la società. Interessati a rifare lo stadio non sono soltanto gli americani. Il sindaco di Cagliari ha avuto incontri con diversi imprenditori. Le regole sono chiare e sono state pubblicate nel bando di concorso consultabile sul sito Internet dell’amministrazione. Due settimane fa era stato detto che per la gara con la Lazio, forse, il settore Distinti sarebbe stato aperto, portando così la capienza a dodicimila posti. Al momento non sono previste riunioni della Commissione provinciale di vigilanza, organo deputato a concedere il nulla osta. Un’altra beffa e un altro danno economicoper il club. (r.m.)