Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pd, ecco Passoni. E si pensa al listino verde

Fonte: L'Unione Sarda
29 dicembre 2008

Centrosinistra. Oggi a Cagliari il commissario. Coalizione quasi fatta, svolta giovane nel collegio unico



Fermi tutti, arriva il commissario: oggi sbarca a Cagliari Achille Passoni, l'uomo cui Veltroni ha affidato il timone del Pd sardo. Poco più di 24 ore nell'Isola per una prima analisi sul partito. Da buon commissario, Passoni inizierà la sua indagine sentendo le persone informate sui fatti: anzitutto Francesca Barracciu, segretaria dimissionaria. E Renato Soru, dimissionario anche lui ma già ricandidato alla poltrona da governatore che ha appena lasciato.
LA COALIZIONE Sarà il primo incontro di persona tra il dirigente inviato da Roma e il presidente uscente, che si sono già sentiti al telefono. Passoni però dovrà contattare anche l'area del Pd ostile a Soru. La scissione è improbabile, ma il mandato del commissario resta complicato: deve fare le liste del Pd, cercando di ricompattare al massimo un partito che, negli ultimi mesi, è apparso squagliato come un sorbetto.
Più semplice, per Passoni, il lavoro con la coalizione: Antonio Di Pietro ha sgombrato il campo dall'ipotesi di rottura con l'Italia dei valori, Sinistra democratica è ormai vicina alla conferma dell'alleanza (martedì la decisione), quindi sfuma il terzo polo di sinistra. Accanto al Pd ci saranno Rifondazione, appunto l'Idv, una lista della costituente della sinistra fatta da Sd e gli ex Pdci, e forse lo stesso Pdci ufficiale. E poi una lista del presidente (o due, ma è meno probabile) con l'immancabile società civile e magari pezzi di altri partiti. Per esempio dei sardisti che non dovessero digerire il probabile matrimonio a destra dei Quattro Mori.
Molto basse, invece, le probabilità di accordo col Partito socialista. La direzione regionale si riunisce stasera a Tramatza, ma ieri il segretario nazionale Riccardo Nencini ha detto all'Ansa che «in Sardegna lo scioglimento anticipato e la crisi economica richiedono il recupero della collegialità e un programma incentrato sulle misure di sostegno a imprese e famiglie». In vista delle elezioni «corse solitarie e programmi personalizzati non sarebbero di nessuna utilità». Del resto, anche da parte soriana non trapela grande interesse per l'alleanza coi socialisti, anzi.
LE LISTE Chiunque faccia parte della coalizione, è probabile che ai primi del 2009 il governatore uscente riunisca tutti per concordare programmi e strategie. Ma sarebbe intenzionato a porsi in maniera molto ferma sulle cose da fare, e pare che chiederà agli alleati di non candidare transfughi del Pd,
Ieri il presidente dimissionario, in un vertice a casa sua coi fedelissimi, ha iniziato a preparare la campagna elettorale: si farà molto in giro per l'Isola, con lunghe soste nei vari centri. «Sarà basata soprattutto sul racconto delle cose fatte in questi anni», dice il consigliere regionale Chicco Porcu, «chiederemo ai sardi di consentire la continuità sulle politiche per l'istruzione, la conoscenza, l'ambiente».
Il tour partirà subito, anche se un avvio ufficiale si terrà forse a Cagliari il 6 gennaio. Nel frattempo bisognerà decidere delle liste: non solo quelle negli otto collegi provinciali, ma anche il listino regionale senza preferenze. Per il centrosinistra potrebbe servire a portare in Consiglio alcuni assessori uscenti: ma in queste ore sta guadagnando spazio la proposta di lasciare quei posti a un manipolo di giovani (trenta-quarantenni). Dal listino rosa del 2004 al listino verde, insomma.
Di sicuro sarà, come allora, un elenco a otto e non a sedici. E non ne farà parte Francesca Barracciu, che nel listino fu eletta quattro anni fa: la ormai ex segretaria del Pd ha scelto di cimentarsi nel collegio provinciale di Nuoro. Il suo posto sarà preso da un'altra donna o da un giovane: a Soru per esempio piace molto Efisio Arbau, sindaco di Orgosolo, noto come «l'avvocato-pastore» dopo le sue battaglie per il prezzo del latte. Potrebbe però correre anche nel provinciale.
Il vero quesito, però, riguarda gli uscenti del Pd con due legislature alle spalle: quasi tutti, guarda caso, di area non soriana. Alcuni (Giacomo Spissu, Silvio Lai, Giuseppe Pirisi) anche molto esposti nelle recenti tensioni col governatore. Sarà questo, in realtà, il caso più scottante per il commissario Passoni.
GIUSEPPE MELONI

29/12/2008