Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La storia del birraio Capra rivivrà in un museo mobile

Fonte: L'Unione Sarda
10 marzo 2014

 

 Imprenditore organizza un'esposizione itinerante su un bus

 


Il consigliere comunale Enrico Lobina propose al sindaco Massimo Zedda di dedicargli una via o una piazza, un concessionario di birra rilancia: un museo. «Mobile», precisa Alessandro Zecchino, 36 anni, residente a Monastir, sposato, un figlio. «Tutta la storia della famiglia Capra, e della Cagliari che lui conobbe e in parte contribuì a far crescere con la sua attività imprenditoriale diventeranno la parte più importante dell'esposizione itinerante che intendo creare e mostrare in tutti i centri della Sardegna».
LA SCELTA Perché Amsicora Capra? «Mi ha sempre affascinato la sua figura e quel che ha fatto con le aziende che ha creato: con il birrificio Ichnusa in via Bacaredda, la società tramviaria e quella di battelli ha mostrato di essere un grande industriale». Ci sono stati anche altri ottimi imprenditori: «Ma la storia di Capra è particolare». Lo è stata, giura Zecchino, fin dalle origini: «Ho fatto delle ricerche e scoperto che nel 1700 i Capra giunsero in Sardegna per caso. Erano proprietari di un bastimento e un naufragio li costrinse a sbarcare a Quartu. Amsicora giurò che avrebbe vissuto dove la nave avesse toccato terra e così fece».
IL PROGETTO L'idea del museo dopo un sogno. «L'agosto scorso ho cominciato a dare forma al progetto. Sto per definire l'acquisto di un pullman lungo quanto i bus-passeggeri che circolano in città». Sarà l'edificio del museo: «All'interno esporrò i reperti che ho trovato in giro per il mondo». Pezzi che raccontano i prodotti, la vita e le iniziative di Amsicora ma anche di Cagliari base delle iniziative industriali della famiglia Capra.
I GIOIELLI «Ho trovato materiale in Australia, Israele, Polonia. Foto storiche di Cagliari, copie storiche dell'Unione Sarda, bottiglie di birra prodotte decine d'anni fa». L'oggetto più vecchio: «Una cassa di birra del 1912, con la paglia per coibentare le bottiglie da 50 centilitri. Un altro oggetto antico e prezioso: una carriola in legno del 1920 con tanto di targhetta che ne attesta l'omologazione al trasporto della birra». Dopo il progetto e i contatti la ricerca di soci: «Mi sto autofinanziando ma cerco collaboratori. Chiunque potrà dare un contributo: da una firma a un oggetto che racconti la storia industriale dei Capra. Sono certo che la mia iniziativa creerà un po' di occupazione: penso alla presenza del museo nelle sagre». Nascerà anche un fumetto: «Amsicora sarà il guerriero protagonista delle storie».
Pietro Picciau