Rassegna Stampa

web Cagliari Globalist

Adottiamo una parola. Liberiamola

Fonte: web Cagliari Globalist
10 marzo 2014

 

Buongiorno Compagne,sorelle,amiche,buongiorno a tutte le Donne che oggi vogliono adottare una parola e liberarla.[Giovanna Casagrande]
 

di Giovanna Casagrande

Buongiorno Compagne,sorelle,amiche,buongiorno a tutte le Donne che oggi vogliono adottare una parola e liberarla,oggi che è l'8 marzo "festa della donna",ricorrenza basata su una leggenda che vorrebbe commemorare il sacrificio di donne lavoratrici, una ricorrenza basata su una leggenda dolorosa.

Sono uscita durante il giorno, nelle notti serene o nei pomeriggi ventosi, in ogni angolo sentivo un pianto sommesso, sentivo il dolore o la frustrazione di parole compresse, svilite, modificate, ho iniziato ad accarezzarne alcune e ascoltarle, quelle parole mutilate o schiacciate,, private della loro sostanza, usate come schiaffi o come maschere, mi sono fermata con loro in silenzio. Il silenzio è bellissimo, ti consente di ascoltare tutte le vibrazioni delle note musicali e delle parole che sono come perle, scivolano trasparenti e cristalline, si inanellano tenute insieme da fili tenui che le allacciano, le uniscono, le fanno tintinnare, le esaltano.

Mi sono fermata davanti a scrosci di parole che si raccoglievano fra loro, Parità per esempio è sorella di Uguaglianza ed entrambe si chiedono perché trattarle come alternative, se c'è Uguaglianza c'è anche Parità, lo sapete che siamo legatissime e che una non sta bene senza l'altra, riuniteci per favore. E Maternità allora? Vogliamo parlare di Maternità? È molto stanca di essere "madre di tutte le fatiche", offesa per essere definita"madre di tutte le battaglie"o "madre di tutte le riforme" è persino offesa per aver scoperto che la tirano in ballo anche quando gli uomini pensano di decidere sulla Maternità delle donne, ma quando mai! Che ne sanno gli uomini di me, Maternità creatrice e feconda, che ne sanno di me utilizzata e sminuita!

Interviene Amore, timidamente all'inizio, per dire che è stanca ma anche stanco, io sono Amore, sono anche Sentimento e mi incontro con Passione, con Spiritualità, ma come vi permettete di dire a me che devo scegliere un genere? Si accalora adesso, ma come vi permettete di dire che io Amore possa amare solo le donne se mi incarno in uomo o solo uomini se mi incarno in donna? Io sono Amore, non posso immaginare di scegliere io amo!

Diritto, rigidissimo, interviene e lamenta di essere usato e abusato, ma mai considerato o applicato nella sua complessità, non sono una parola vuota io, reclama, sono quadrato io e pieno, sono solido ma vedo che mi state usando come un arazzo, bello per voi appendermi sui muri e lasciarmi lì sospeso mentre sento il risentimento di chi mi reclama, sempre invocato ma così poco declinato.

Le accarezzo queste parole, una a una, ne vedo alcune a terra, sconfortate e ormai mute, schiacciate sotto un vetro, piatte, ne prendo alcune e le infilo in tasca, eccole sono qui ve le porto, guardate le poverette, come sono ridotte. Oggi è 8 marzo festa della Donna, ed eccola la parola bella rotonda fertile agile solida io adotto lei, donna, per liberarla, per ridarle la sua forma e la sua sostanza, per darle la vita che le spetta, ce ne sono a decine come lei, curiamole queste parole e ricominciamo a dare senso di ognuna di loro, non facciamoci ingannare da chi le trucca, da chi le sofistica, da chi le indebolisce, ci sono le nostre parole madri, le nostre parole figlie, ci sono parole femmine, ascoltiamole e amiamole.

Non riesco a sentire parole come "Parità di genere" in bocca di chi non riesce a dissimulare l'eterna diseguaglianza fra generi, non riesco ad ascoltare o leggere parole che mascherano azioni contrarie, non riesco a fingere che i fiumi di che oggi si spanderanno saranno di parole usate e abbandonate,, come troppe donne che si lasceranno svuotare, quotare, pareggiare, ammazzare, blandire, schiaffeggiare, violentare, isolare.