Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sant'Elia, via libera al porticciolo

Fonte: L'Unione Sarda
29 dicembre 2008

Arriva in extremis il nullaosta della Regione: il Comune potrà finalmente avviare i lavori

Nel progetto 127 posti barca, due aree tecniche e il mercato

L'annuncio alla vigilia di Natale. Qualche settimana fa un intoppo burocratico ha rischiato di far saltare la realizzazione dell'opera.
Via libera al nuovo porticciolo di Sant'Elia. Il progetto per la costruzione di una rimessa da destinare alla piccola pesca era stato presentato nel 2006 dal Comune e alcuni giorni fa è stato finalmente approvato dalla Regione dopo due anni di attesa. Il nulla osta regionale è arrivato alla vigilia di Natale e ha consentito di salvare in extremis il finanziamento di 1 milione e 930 mila euro del fondo Por Sardegna 2000-2006 (da iscrivere a rendiconto entro la fine di quest'anno) che rischiava di andare perso. A dare l'importante annuncio è stato il sindaco Emilio Floris a margine di una conferenza stampa che si è tenuta martedì 24 nella sala Ex Giunta del Municipio di via Roma.
IL PROGETTO Il progetto per la realizzazione della nuova opera (finanziato anche con 5 milioni di euro del fondo Pia-Cagliari 13 e con 516 mila euro della legge regionale 37 del 1998, per un totale di 7 milioni 446 mila euro) prevede la costruzione, nel tratto di costa di Sant'Elia, di un porticciolo per 127 imbarcazioni da pesca (nello specifico si parla di un rimessaggio e due aree operative dove i pescatori potranno lavorare e vendere il pesce). Prevista inoltre la creazione di un nuovo mercato ittico, su un'area di 620 metri quadrati, per la vendita al dettaglio del primo pescato.
L'ACCORDO Comune e Regione avevano sottoscritto nel 2006 un protocollo d'intesa per riqualificare l'intero quartiere: l'accordo comprendeva anche l'impegno della Regione alla costruzione di nuovi collegamenti stradali, mentre l'amministrazione comunale avrebbe dovuto realizzare una passeggiata unica dal porto di via Roma fino a Sant'Elia. Il progetto era stato approvato nel novembre del 2006 dal Comune e la Regione aveva dato il suo via libera nel maggio dello scorso anno.
LO STOP L'intoppo due settimane fa, quando gli uffici della Regione chiesero improvvisamente un cambio di destinazione d'uso dell'area scelta per ospitare la struttura portuale: da zona “S 3” (dov'è consentita la realizzazione di impianti pubblici di carattere sportivo, ricreativo, culturale e sociale, ma anche infrastrutture di viabilità e di parcheggio) a “G” (edifici, attrezzature e impianti, pubblici e privati, riservati a servizi di interesse generale, quali strutture per l'istruzione secondaria, superiore ed universitaria, i beni culturali, la sanità, lo sport e le attività ricreative). Un passaggio di natura tecnico-urbanistica (che però poteva nascondere altre mire sull'area) che ha rischiato di far slittare i tempi e perdere il finanziamento da quasi 2 milioni di euro. ( p. l. )

27/12/2008