Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Quando alla sfilata ci pensava la Gioc

Fonte: L'Unione Sarda
4 marzo 2014


La storia
 

La sua associazione mandata via dalla sede storica, lui accusato e inizialmente condannato per aver violato il Codice Urbani in materia di conservazione delle opere di grande rilevanza architettonica, con un decreto penale che salta tutte le fasi del processo. Poi l'opposizione dei suoi avvocati (Salvatore Casula e Antonio Cabriolu), e il processo pubblico che ha portato alla sua assoluzione «perché il fatto non sussiste». Vittorio D'Angelo è il presidente della Gioc, associazione che per anni ha organizzato (e bene) il Carnevale cagliaritano.
Ora è senza sede. Per oltre 60 anni è stata nella chiesa di Santa Restituta (ora vuota), poi l'allontanamento. A nulla sono serviti gli appelli a Comune e Regione. «Ma la Gioc vive ancora», precisa D'Angelo, «solo che non abbiamo una sede. Abbiamo avanzato proposte, senza successo. Peccato che il Carnevale non sia più quello di quando lo organizzavamo noi». La Gioc era protagonista di altre iniziative, come l'allestimento del presepe artistico. (p.c.c.)