Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'anticonformista Mario Brunello, arte senza indugi

Fonte: L'Unione Sarda
28 febbraio 2014

 

Lirico di Cagliari

 

P rotagonista del prossimo Concerto della Stagione Sinfonica del Teatro Lirico di Cagliari, oggi e domani, sarà Mario Brunello: interprete solista del Concerto in la minore per Violoncello e Orchestra op. 129 di Schumann e direttore per il Preludio dall'opera I Masnadieri di Verdi e la Sinfonia n. 1 in si bemolle maggiore “Frühlingssinfonie” op. 38, dello stesso Schumann.
Da velluti e sipari dei più prestigiosi teatri del mondo a panorami naturali mozzafiato ed ex fabbriche. Le sale da concerto per lui non hanno necessariamente soffitti né pareti, e la musica acquista una versatilità unica. La musica inizia e termina con il silenzio, e se il silenzio è caratteristica di ogni luogo perchè non può esserlo la musica? Una visione “anticonformista” che, attraverso canali di comunicazione alternativi ed interazione con altre forme d'arte, gli consente di spendersi per la diffusione della musica oltre gli schemi tradizionali. Un aspetto peculiare di alcuni progetti che recano la sua firma è infatti l'ambientazione: scenari insoliti per performance di musica classica. Il Festival delle Dolomiti, in cui suggestioni della natura, profondi silenzi e musica rapiscono gli spettatori e fanno arrivare la musica dritto al cuore. Ma anche Antiruggine, laboratorio di sperimentazione musicale collocato in una ex fabbrica. Introduce l'innovativa idea di «biglietto responsabile»: riponendo piena fiducia nel pubblico, lascia che ognuno in base alla propria disponibilità possa scegliere tra un ingresso ai concerti intero, ridotto o gratuito.
Unisce al carattere schivo e riservato un grande fascino, lo stesso fascino proprio dello strumento scelto come suo «compagno di vita», il violoncello.
Veneto di origine, Brunello si avvicina alla musica suonando la chitarra classica, per passare poi al violoncello ed ottenere a 26 anni il premio Tchaikovsky a Mosca. Ricorda con piacere la sua prima esecuzione del Concerto di Schumann. Lo avrebbe diretto Giulini, a cui chiese un incontro prima della prova con l'orchestra. Gli espose le note storiche, gli aspetti ritmici ed armonici su cui si era accuratamente preparato. Giulini, dopo averlo ascoltato, gli rispose: «Adesso però dimentica tutto e suona con il cuore».
Luisa Sclocchis