Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Molentargius senza naturalisti: «E io non voterò»

Fonte: L'Unione Sarda
13 febbraio 2014

 

 L'esperta di fenicotteri restituisce il certificato elettorale al sindaco

 

C'è un parco naturale regionale, quello di Molentargius, che non ha più naturalisti: il 31 gennaio, nel silenzio generale, sono scaduti i contratti a termine che regolavano i rapporti di lavoro di botanici, esperti di fauna, ingegneri ambientali, fra cui molti che il parco l'hanno visto nascere, quindici anni fa. Un patrimonio di competenze e professionalità che, al momento, risulta gettato al macero.
Ieri, per protesta, una delle ex dipendenti dell'ente che tutela una delle zone umide fra le più importanti in Europa (1.600 ettari) ha restituito il certificato elettorale: «L'ho spedito al sindaco di Cagliari per raccomandata», racconta Alessia Atzeni, «dopo aver tentato inutilmente di consegnarglielo in Municipio».
Alessia Atzeni, laureata in scienze naturale, specializzata in faunistica, autrice di pubblicazioni scientifiche, è stata una figura chiave del parco: fu lei, fra l'altro, a sperimentare a Molentargius la tecnica dei finti nidi, fondamentale per indurre la colonia di fenicotteri, che si era ormai stabilita a Santa Gilla, a tornare a nidificare nello stagno fra Cagliari e Quartu.
A Massimo Zedda, vicepresidente dell'assemblea del parco, la Atzeni scrive che non voterà per il rinnovo del consiglio regionale per protestare contro la mancata applicazione della legge con cui, nel giugno 2012, la Regione dispose a favore del parco una dotazione di 1,6 milioni. La Atzeni (in prima fila nelle proteste di un anno e mezzo fa per la difesa dei posti di lavoro del parco) rimprovera invece a Zedda di aver avallato una deliberazione dell'assemblea che affida al presidente (il sindaco di Quartu, Mauro Contini) le nomine dei dirigenti, dei responsabili degli uffici e dei collaboratori esterni, ma anche l'approvazione di una pianta organica che «taglia fuori le professionalità più importanti per la gestione corretta di un'area protetta». (m. n.)