Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In tavola arriva il porchetto d'esportazione

Fonte: L'Unione Sarda
24 dicembre 2008

Grande ressa al mercato di San Benedetto: «C'è crisi ma in queste occasioni si fa un sacrificio in più»

Esauriti i maialetti nostrani: i clienti costretti a ripiegare su altre carni

Antivigilia all'insegna del pienone al mercato di San Benedetto. Come già accaduto sabato e domenica, anche ieri i box sono stati presi d'assalto da migliaia di persone, impegnati a organizzare il cenone di domani e il pranzo di Natale. Ressa nelle corsie del mercato e caos all'esterno con forti rallentamenti nelle vie Tiziano, Pacinotti, Cocco Ortu e Bacaredda. Impossibile trovare parcheggio: alle 9 il multipiano di via Sant'Alenixedda era già quasi al completo, come il parking di via Manzoni. I più furbi hanno lasciato la macchina nel vicolo attiguo al Conservatorio. Altri hanno optato per il parcheggio sterrato sopra via Bacaredda. Questi ultimi, però, al momento di andar via sono rimasti intrappolati nell'imbuto di piazzetta San Rocco.
Traffico a parte, il mercato civico si è confermato il luogo ideale per una spesa di Natale. Nelle buste sono finite orate e spigole di Matzaccara, cozze di Arborea, bottarga di muggine da grattugiare sulla pasta o da servire a tocchetti come antipasto, senza dimenticare la frutta e la verdura di stagione. Richiestissimi anche i dolcetti sardi quali pardule, pabassine, bianchetti e seadas.
MAIALETTO Non tutti però sono rimasti soddisfatti: chi ad esempio ieri cercava il maialetto è rimasto a bocca asciutta perché le la pregiata carne è andata esaurita lunedì. Brutta sorpresa anche per gli amanti dei crostacei del Mediterraneo, assenti dai banchi di vendita a causa del fermo biologico. «La crisi c'è e si fa sentire - commenta Giorgio Puddu, macellaio del box 26 - ma per Natale ci si sforza ugualmente di allestire un ricco banchetto. Il risultato è che le vendite stanno andando bene. L'unica nota stonata è proprio la carenza di maialetti, agnelli e capretti sardi. Chi ha prenotato per tempo non ha avuto problemi; i ritardatari invece sono stati costretti a ripiegare su capi di provenienza extraregionale o su altri tipi di carne, a cominciare dalle costate di manzo e cavallo».
PRIMIZIE Poche le novità se si eccettuano alcune primizie fuori stagione come le ciliegie (provenienti dal Sudafrica) vendute a 12 euro al chilo. «Quest'anno c'è stato il boom dei frutti esotici - rivela il direttore del mercato Giovanni Musu - tra i più richiesti: mango, papaya, avocado e lychees». Per i tradizionalisti molto meglio gli agrumi nostrani. «La gente vuole soprattutto i clementini (da 1 a 1,20 euro al chilo) e le arance di Muravera (1 euro)», sostiene Mario Carta, fruttivendolo del box 143. Soddisfatta per il buon andamento delle vendite Bonaria Boi, titolare dell'omonima panetteria. «La gente mi chiede il civraxiu, il pane cotto nel forno a legna, le zeppole e i dolcini di mandorle». Molto gettonato anche il “pan 'e saba” che peraltro non è un dolce natalizio visto che l'usanza lo impone a tavola nel giorno di Ognissanti. Per venire in contro alle esigenze dell'utenza oggi (24 dicembre) il mercato resterà aperto dalle 7 alle 18 con orario continuato. Aperture straordinarie anche domenica 28 e mercoledì 31. Chiusura invece nei giorni 25 e 26.
PAOLO LOCHE

24/12/2008