Basta con l'uso di manodopera in nero nelle imprese che godono di concessioni comunali. A Cagliari una mozione del centrosinistra prevede sanzioni contro il lavoro illegale: "Stiamo dalla parte di lavoratori e imprenditori onesti". E dal Consiglio comunale la battaglia si sposta sui social con #NoLavoroNero.
CAGLIARI - Una campagna informativa contro il lavoro nero per l’introduzione di "clausole sociali" nelle concessioni operate dal Comune di Cagliari a favore delle imprese. E' il contenuto di una mozione presentata in Consiglio comunale dal centrosinistra, primi firmatari Enrico Lobina(Federazione della Sinistra) e Giovanni Dore (Sardegna Pulita), che mira a colpire il lavoro nero: "Vogliamo eliminare l’uso di manodopera in condizioni illegali da parte di titolari di concessioni comunali - scrivono in una nota - L’amministrazione deve stare dalla parte dei lavoratori e degli imprenditori onesti".
Visto il periodo di crisi non è assurdo, anzi, pensare manodopera sotto pagata e sfruttata venga utilizzata nel contesto cagliaritano. Nel novembre del 2011 è stata firmata una convenzione tra vari enti locali, centrali cooperative e sindacati al fine di impedire l’uso di lavoro nero negli appalti. La convenzione è stata fatta propria dal Comune di Cagliari con una deliberazione del settembre del 2012.
"Vogliamo riprendere lo spirito ed i contenuti di quella deliberazione ed allargarli alle concessioni. Prevediamo un sistema di sanzioni per i soggetti beneficiari di concessioni demaniali, concessioni per l’utilizzo di suolo pubblico o concessioni di altro tipo che non osservino le norme relative al loro rapporto con i dipendenti. La crisi costringe a ripensare il nostro modello di sviluppo, che deve ripartire dalla lotta dell’amministrazione e dei lavoratori per condizioni di lavoro decenti. Cagliari deve diventare la capitale del lavoro dignitoso, assicurato, che garantisca un futuro. Vogliamo favorire tutti gli imprenditori onesti che assicurano e rispettano il diritto ad un salario equo, alla maternità, alle ferie".
La mozione presentata impegna il Comune ad attribuire competenza a una struttura dell’Amministrazione per "un controllo immediato, e poi periodico, del rispetto delle norme sulla tutela dei rapporti e delle condizioni di lavoro da parte dei concessionari di servizi e beni comunali; a dare pubblicità e informazione specifica ai lavoratori dipendenti delle concessioni in questione, con una campagna comunicativa, della volontà regolarizzatrice dell’amministrazione; a disporre la revoca delle concessioni nei casi di abituale violazione delle disposizioni sulla tutela dei lavoratori".