Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Massidda: «Resta ancora la Cassazione»

Fonte: L'Unione Sarda
31 gennaio 2014

 

La revoca dell'incarico decisa dal ministro Lupi

 

Piergiorgio Massidda torna alla famiglia e ai pazienti. Per adesso. La scottatura della destituzione dalla guida dell'Autorità portuale non intacca la scorza dell'ex commissario, che non si arrende.
«Attendo con fiducia la sentenza della Cassazione, che in ogni caso metterà ordine in questa materia», confida all'indomani del decreto ministeriale, «se darà ragione al Consiglio di Stato, potrebbe scatenare una reazione a catena perché la quasi totalità degli attuali presidenti delle autorità italiane non ha i titoli». In quel caso, Massidda potrebbe ricorrere alla Corte di giustizia europea. «Per adesso, mi resta una grande amarezza: questa scelta cade in un momento vitale per lo sviluppo del porto di Cagliari che corre seri rischi, tante famiglie pagheranno il prezzo più elevato». Proprio il lavoro è stato e rimane il suo primo pensiero.
«Il mio sogno, aiutare tante persone a uscire dal tunnel della disoccupazione, si è avverato solo in piccola parte», ammette, «sono in pentola tanti progetti, che avrebbero dato un lavoro e un sorriso a centinaia di persone». Un esempio su tutti, l'interesse espresso da quindici grandi cantieri navali per creare un'area dedicata al refitting per megayacht. In cifre, almeno 70.000 metri quadri di attività e centinaia di posti di lavoro.
«I titoli li ho maturati sul campo, creando opportunità e dando al porto servizi, risorse e visibilità, pur senza vendere nulla». Ora il testimone passa al comandante Vincenzo Di Marco. «Un amico, un professionista preparato cui chiedo solo una cosa: salvare i posti di lavoro e il futuro del porto».
Clara Mulas