Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La musica e una fiaba per sopravvivere agli orrori del lager I bambini insegnano

Fonte: L'Unione Sarda
28 gennaio 2014

 

Teatro

 

D ura meno di un'ora “Brundibar”, come un soffio è durata la vita di quei bambini che la portarono in scena nel campo ceco di Terezin. Eppure, in uno spazio come breve, è condensato il senso della resistenza della musica all'orrore. Lo hanno capito gli 800 studenti che ieri mattina, al Conservatorio di Cagliari, hanno applaudito i protagonisti dell'operina di Hans Krása, morto, come la gran parte dei bambini, ad Auschwitz nel '45. Hanno capito che quella storia - due fratellini che sfidano un perfido suonatore di organetto per procurare il latte alla mamma malata - fa i conti con la prepotenza di ben altri Brundibar.
Con questo allestimento, Conservatorio e Lirico hanno dato un segno forte di un impegno comune. Lo hanno detto Elisabetta Porrà, Aldo Accardo, Massimo Zedda. Il valore di una battaglia condivisa è del resto il senso profondo di un progetto con le scuole (3500 gli studenti, 19 gli istituti). Oggi si replica. Poi le aule ospiteranno otto recite. E ancora applausi per il maestro del coro delle voci bianche Enrico Di Maira, la regia di Maria Paola Viano, le scene di Andrea Pirarba, realizzate con l'Alfieri, i laboratori del lirico, i bambini tutti. L'orchestra del Conservatorio diretta da Alberto Pollesel ha regalato una sorpresa iniziale: il tema di Williams per “Schindler's List”. Struggente, come il corteo verso il palco dei bambini. Impossibile non pensare ad altri cortei, ad altri bambini.
Maria Paola Masala