Rassegna Stampa

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Sant'Alenixedda,rivolta dei genitori:"La Puggioni trasferisce i bimbi"

Fonte: web Castedduonline.it
27 gennaio 2014

Genitori sul piede di guerra: "Inspiegabilmente l'assessore Puggioni ripresenta lo stesso piano di dimensionamento scolastico dell'anno scorso, nonostante le sentenze ci abbiamo dato ragione"

 

Autore: Federica Lai il 26/01/2014 12:40

 

Nuovo piano di dimensionamento scolastico a Cagliari, ieri il primo via libera della commissione provinciale, e entro il 31 gennaio l’approvazione da parte della Regione. Ma i genitori riuniti in un comitato spontaneo sono sul piede di guerra, e minacciano di presentare riscorso se il Comune non dovesse modificare la delibera trasmessa alla Regione. “Inspiegabilmente – scrivono in una nota i rappresentanti del comitato Sant’Alenixedda – l’assessore alla Cultura, Enrica Puggioni, ripresentando lo stesso piano dell’anno scorso, creerà ulteriori problemi obbligando, tra l’altro, lo stesso ufficio scolastico regionale ad una folle corsa da gambero per disfare quello che aveva appena sistemato”. Per la scuola elementare Sant’Alenixedda si prospetta il trasferimento dalla direzione didattica di Santa Caterina al circolo didattico di via Castiglione, nonostante le sentenze del Tar abbiano disposto il contrario. “Noi genitori protestiamo con tutte le nostre forze contro il metodo applicato dall’assessore, che non ha tenuto conto delle nostre ragioni, come se la scuola fosse un insieme di numeri e che gli unici delegati a rappresentarla fossero i dirigenti scolastici e i sindacati. Almeno la Provincia ha agito in nome del buon senso salvando l’istituto Grazia Deledda, mentre l’assessore Puggioni e la Giunta hanno deciso di colpire di nuovo la nostra scuola, e la Manno-Cima-Conservatorio. Ed è singolare come l’opposizione in Regione, di centrosinistra esattamente come la maggioranza comunale, si sia invece schierata dalla nostra parte cercando di porre rimedio alla questione sia l’anno scorso che quest’anno, in primis il consigliere Marco Espa”. “Chiediamo al Comune – concludono i genitori – di modificare la delibera nella parte di nostro interesse, e che l’Ottava commissione della Regione venga riunita subito al fine di poter redigere il parere necessario alla Giunta regionale per deliberare concretamente. Crediamo che sia la politica a dover risolvere situazioni del genere, e che non sia compito dei privati cittadini chiedere giustizia attraverso il ricorso al Tribunale amministrativo, ma lo faremo se la situazione non verrà sanata”.