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Poetto, slitta la riqualificazione. Da sinistra accuse alla Regione

Fonte: web SardegnaOggi.it
27 gennaio 2014

Politica  
    
"La Regione non ha ancora firmato il nulla-osta per dare il via alla riqualificazione del Poetto". E' la denuncia di Sel a Cagliari che attacca la Regione su vari temi cittadini. Tra questi i ritardi nei lavori all'Ospedale Marino e nel quartiere Sant'Elia.

CAGLIARI - Rischia di slittare la riqualificazione del lungomare Poetto. I lavori, che sarebbero dovuti iniziare questo mese, non avrebbero ancora ricevuto l'ultimo via libera da parte della Regione. "Il Comune ha lavorato con puntualità - commenta Francesco Agus, candidato alle elezioni regionali con Sel - invece la Regione non la ritiene una priorità. Sembra quasi che ci sia una pausa pre-elezioni. Questo - sostiene - vanifica la puntualità dell'amministrazione comunale sulle scadenze, senza contare che un ritardo sulla riqualificazione potrebbe compromettere la stagione estiva".

Nel mirino del partito del sindaco di Cagliari anche altre questioni. "Attendiamo ancora di sapere che fine hanno fatto i quasi 40 milioni per il quartiere Sant'Elia, i cittadini devono avere una risposta, così come è fermo il progetto dell'Ospedale Marino, ancora un rudere lasciato a sè stesso" prosegue Agus. Insomma in questi cinque anni l'amministrazione regionale e il Comune non hanno stretto un rapporto di collaborazione. "Chiediamo - ha commentato il capogruppo in Consiglio comunale, Sergio Mascia - che nella prossima legislatura ci sia un rapporto più stretto con l'amministrazione della città".

Le carenze della Giunta Cappellacci, secondo Mascia, sono ben visibili su molti aspetti, tra cui l'assenza di collaborazione per il progetto 'Cagliari Capitale europea della Cultura'. "Vorremmo che questo progetto fosse una bandiera per tutta la Sardegna, non solo per Cagliari. Ma da parte della Regione non c'è stato il dovuto appoggio". Anche il tema dei rifiuti non sarebbe stato trattato con la dovuta sinergia Regione-Comune: "Basta pensare che la città ha il doppio dei rifiuti della popolazione residente".